SERIE C – I tifosi dell’Ancona, delusi dalla stagione, hanno esposto uno striscione eloquente a fine gara contro la Lucchese
di Pietro Terra
Ribalta e retroscena nella salvezza dell’Ancona. Se, da una parte c’è la gioia ed il sollievo di una piazza per aver mantenuto la categoria senza passare dai playout, dall’altra c’è una tifoseria insoddisfatta e arrabbiata per come è andata questa stagione. Tante, troppe promesse sono state fatte a inizio stagione che poi non sono state mantenute, sfruttando le debolezze di una curva che ha visto la propria società fallire e ripartire diverse volte dalla palude delle categorie regionali, troppo poco per una squadra che rappresenta centomila abitanti ed il capoluogo di regione. Ieri al Del Conero, se tramite i profili social dell’Ancona e dalle parole “dolci” di molti, si è cercato di far emergere la soddisfazione enorme per questa salvezza, ci ha pensato la Curva Nord a compiere lo strappo nel cielo di carta Pirandelliano. “È finito questo tormento…Tiong e giocatori che vi sia da insegnamento…Questa tifoseria va sempre onorata, dalla prima all’ultima giornata”. Questo lo striscione esposto dagli ultras dorici ieri a fine partita, accompagnato dal coro: “meritiamo di più”, mentre i giocatori venivano sotto la curva per l’ultimo saluto post-partita. “Sinceramente, andare sotto la curva e sentire “meritiamo di più”, emotivamente mi fa stare male, ma lo capisco, e li ringrazio perché comunque ci hanno sempre sostenuto”. Queste le parole di bomber Spagnoli ieri in conferenza. Spagnoli che, insieme a Perucchini e pochi altri, rappresenta quella porzione di spogliatoio più anziana che la tifoseria non ha mai messo in discussione, visto l’impegno e la dedizione alla maglia che hanno sempre dimostrato in tutta la loro permanenza in biancorosso. Anche Mister Boscaglia si è espresso sui tifosi in conferenza, sebbene lui e il suo staff, non c’entrano niente con il malumore dei sostenitori dorici: “Io non posso far altro che ringraziare i tifosi. Perché nonostante qualche contestazione a fine partita, durante i 90 minuti la curva è stata sempre straordinaria con noi, sostenendoci sempre. Sono stati il nostro dodicesimo uomo in campo, è giusto che chiedano che si sudi la maglia, perché noi quando andiamo in campo rappresentiamo una città e una tifoseria”. Sicuramente dal suo arrivo la squadra ha ritrovato quella grinta e quell’attaccamento che forse mai si era visto in questa stagione, e questo è noto agli anconetani, che tramite i canali social hanno dimostrato gratitudine e affetto al mister, una delle poche note positive di questa stagione così travagliata. “Felli tribolà” recita uno degli stendardi più ricorrenti in curva nord, ma il messaggio è rivolto alla squadra in direzione degli avversari, non alla società in direzione dei tifosi. La tifoseria Anconitana ha “tribolato” abbastanza in questi anni, e si augura che qualcuno investa veramente con anima e cuore in questo progetto. Poche promesse a lungo termine, molti fatti e piccoli obbiettivi nel breve: di questo ha bisogno la tifoseria dorica per ritrovare fiducia in un presidente, che ieri dopo tanto tempo dall’ultima volta ci ha messo la faccia in conferenza, ed in una società che in questa stagione non sono stati all’altezza.