Si tratta di reati commessi fra il 2007 e il 2010
Ieri sera, i Carabinieri della Tenenza di Falconara Marittima, hanno dato esecuzione ad un provvedimento di carcerazione disposto nei confronti di una cittadina di origini rom residente a Falconara, per fatti commessi tra il 2007 ed il 2010, inerenti i reati di rapina impropria e furto aggravato.
Aveva imperversato nei supermercati della provincia di Ancona tra il 2007 ed il 2010, spesso in compagnia di altre donne della stessa comunità, facendo razzia di vestiti, alcolici e prodotti alimentari costosi, arrivando in diverse occasioni ad aggredire e minacciare chi, tra il personale impiegato nelle attività, riusciva ad incastrarla richiedendo l’immediato intervento delle forze dell’ordine.
Così, dopo un primo periodo di detenzione domiciliare sofferto presso la propria abitazione in località Castelferretti per reati analoghi, la donna si è vista raggiungere da un nuovo ordine di esecuzione superiore ad anni 6 (sei) di reclusione che, cumulandosi a quello già in atto, le ha fatto superare in concreto la soglia massima detentiva (2 anni) per usufruire del beneficio dei domiciliari. Così, dopo i rituali saluti familiari, la donna ha fatto un veloce bagaglio ed è stata tradotta dai militari di Falconara presso il più vicino istituto di detenzione, ovvero il carcere femminile di Pesaro Villa-Fastiggi.
I fatti.
Tra i vari episodi oggetto della decisione emessa dalla Corte di Appello di Ancona, vale la pena ricordare quando nel 2010, in occasione del periodo prenatalizio, la donna era stata arrestata insieme ad una parente (coetanea e piena di precedenti penali), per il furto aggravato di alcuni giocattoli per un valore pari a 250 euro, reato che era poi degenerato nella rapina impropria quando la solerte commessa, accortasi della sottrazione, aveva tentato di contestare l’ammanco alle donne che, di tutta risposta, avevano reagito con spinte e pesanti minacce di morte. E pensare che pochissime settimane prima, la stessa donna era stata immortalata dalle telecamere di un altro punto vendita, mentre indisturbatamente, con la complicità di altra parente, era riuscita ad impossessarsi di ben 6 bottiglie di alcolici, per un valore di un centinaio di euro: in quell’occasione la coppia venne successivamente individuata dai militari dell’Arma grazie alla comparazione delle registrazioni carpite dall’esercizio con i rilievi fotografici inseriti nelle banche dati.
