Il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Jesi rintraccia un peruviano di 31 anni e una 20enne residente in provincia: furto alla fiera di San Settimio
Nella giornata di ieri, il personale volanti del Commissariato deferiva in stato di libertà una ragazza 20enne della provincia di Ancona e un peruviano 31enne per il reato di furto aggravato in concorso. Domenica scorsa, intorno alle ore 23.00, il titolare (riminese) di una ditta che trattava la vendita itinerante di articoli sportivi presso le fiere allestite nei giorni di festa del Patrono di Jesi San Settimio, contattava il Commissariato per segnalare il patito furto di un paio di scarpe Adidas, del valore di 100 euro, ad opera di un uomo ed una donna.
La pattuglia intervenuta, rintracciava e sottoponeva a controllo l’uomo additato quale autore del reato, un individuo di nazionalità peruviana che, sprovvisto di documenti, veniva sottoposto ai rilievi fotodattiloscopici e responso AFIS dai quali emergevano i numerosi precedenti penali per reati contro il patrimonio, la persona ed in materia di stupefacenti. Dalle informazioni assunte dagli Agenti in loco, la donna e l’uomo erano giunti insieme soffermandosi in corrispondenza della bancarella, per poi separarsi. La donna, in particolare, permaneva nell’area ove erano esposte le scarpe, prendendone un paio marca Adidas per osservarle mentre l’uomo si posizionava dalla parte opposta, conversando artatamente col commerciante al fine di distrarlo.
Durante tali fasi, la donna, improvvisamente, si dileguava asportando il paio di scarpe che aveva posato sul bancone come per acquistarle. In sede di individuazione fotografica, la vittima riconosceva la donna che aveva verosimilmente commesso il furto di scarpe. Nella giornata di ieri, nel corso dei servizi di controllo del territorio, personale volanti fermava su strada la donna in questione. Da subito, balzava all’attenzione dei Poliziotti che le scarpe indossate dalla stessa erano corrispondenti a quelle rubate descritte dal commerciante. La conferma si aveva di lì a poco tramite riconoscimento da parte della vittima. Le scarpe, pertanto, venivano tolte alla disponibilità della donna e restituite al proprietario mentre i due complici, deferiti in stato di libertà all’Autorità Giudizia competente per il furto con destrezza commesso.
