Nell mattinata di oggi, 9 febbraio, l’operazione congiunta
Questa mattina si sono svolte, regolarmente ed in piena sicurezza, le operazioni di disinnesco e brillamento del residuato bellico del peso complessivo di circa 240 kg e 128 kg di tritolo, risalente al secondo conflitto mondiale, rivenuto nel sedime del Porto di Ancona. Per il coordinamento delle operazioni di bonifica si è costituito, in Prefettura, il Centro Coordinamento Soccorsi (CCS), presieduto dal Prefetto Maurizio Valiante, al quale hanno partecipato l’Assessore alla Protezione civile della Regione Marche, il Vice Sindaco del Comune di Ancona, il Questore, il Comandante provinciale dei Carabinieri, il Comandante provinciale della Guardia di Finanza, il Comandante della Direzione Marittima di Ancona, il Comandante provinciale dei Vigili del Fuoco, il Comandante del Reggimento Ferrovieri dell’Esercito italiano di Castel Maggiore (Bo), il Comandante del nucleo SDAI (Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi) di Napoli della Marina e i rappresentanti dell’Autorità di Sistema Portuale Mare Adriatico centrale, dell’A.S.T. di Ancona, del Servizio 118 di Ancona, della Protezione civile regionale e comunale, dell’ENAC, della CRI civile e militare nonché dei gestori dei servizi di pubblica utilità (telefonia, luce, gas ed acqua).
I Genieri dell’Esercito, dopo aver messo in sicurezza nei giorni scorsi l’area di ritrovamento dell’ordigno realizzando anche degli interventi di mitigazione di un’eventuale detonazione accidentale per ridurne il raggio e contenere il rischio, hanno effettuato le operazioni di disinnesco con la massima perizia ed in tempi rapidi provvedendo poi a consegnare l’ordigno, terminate le operazioni di neutralizzazione, agli operatori del Gruppo Operativo Subacquei (GOS) del COMSUBIN (Comando Subacquei e Incursori della Marina Militare). L’ordigno è stato immediatamente trasferito in acqua, con idonee tecniche di imbracatura, per effettuare le operazioni di brillamento a mare, a cura dei Palombari della Marina militare, i quali lo hanno trasportato nel luogo sicuro, individuato preventivamente dalla Capitaneria di Porto sito a circa 7 miglia, assistiti da uomini e mezzi della Guardia Costiera e del ROAN della Guardia di Finanza nonché da personale medico della Marina militare, dove è avvenuto il brillamento che non hanno fatto registrare alcuna criticità. Al termine delle operazioni, sono state ripristinate immediatamente le ordinarie condizioni di viabilità e di accesso alle aree interdette sia nell’ambito dell’area portuale che nella parte della città interessata.
