Dopo tre ore di negoziazione il 79enne, ex agente immobiliare, si è consegnato. Le parole del sindaco di Jesi
Momenti di panico nella mattinata di ieri a Jesi. “Quanto accaduto in Via Gramsci meriterà ogni approfondimento da parte di tutti i soggetti coinvolti nell’intervento. Daremo ogni nostro supporto”. Così il sindaco di Jesi Lorenzo Fiordelmondo, sulla vicenda dell’agente immobiliare 79enne jesino che, a seguito di una ordinanza di sfratto, si era barricato in una palazzina, urlando contro le forze dell’ordine e minacciando le persone presenti con un coltello (LEGGI QUI). Ferito, nell’intervento, un carabiniere. L’anziano si è poi arreso dopo tre ore di negoziazione ed è stato portato in ospedale per farsi curare le ferite al volto riportate in una colluttazione.
“In questo momento – prosegue il sindaco di Jesi – desidero esprimere un sentito ringraziamento a tutte le forze dell’Ordine intervenute, ai Vigili del fuoco e alla nostra Polizia locale. Rivolgo un augurio di pronta e completa guarigione al carabiniere ferito durante l’intervento”.
Stando alla ricostruzione delle forze dell’Ordine, il 79enne, nel vedere in strada dalla propria finestra del primo piano il Curatore della Esecuzione (un Avvocato designato dal Tribunale di Ancona) e alcuni agenti di Polizia, ha gettato sopra di loro un composto liquido infiammabile che non li ha colpito soltanto grazie alle protezioni usate. L’uomo è poi uscito sulle scale di accesso brandendo due coltelli da cucina e minacciando di “dar fuoco a tutto e tutti”. Sono state infatti rinvenute alcune bottiglie contenenti benzina poste all’interno del portone di accesso all’immobile.
Improvvisamente l’uomo, come in preda ad un raptus, ha sceso le scale verso gli Agenti brandendo i due coltelli da cucina che impugnava. E’ a questo punto che un Carabiniere, cercando di bloccarlo, è rimasto ferito e, una volta portato fuori dall’immobile, sottoposto alle cure del caso da parte dei Sanitari presenti. Sul posto sono poi intervenuti due negoziatori della Polizia di Stato che dopo tre ore, come detto, sono riusciti a convincere il 79enne a lasciare i coltelli a terra e a farsi visitare da un operatore sanitario sull’arco della porta per poi essere trasportato al Pronto Soccorso dell’Ospedale jesino dove è stato visitato e trattenuto per accertamenti specialistici.
I due coltelli sono stati sequestrati e lo jesino è stato denunciato in stato di libertà alla Autorità Giudiziaria per il reato di lesioni pluriaggravate e resistenza a Pubblico Ufficiale. L’uomo risulta avere numerosi pregressi pregiudizi penali.
