Il 23enne ucciso domenica da Melloul Fatah, abitava ad Ancona nel 2018 ed era perfettamente integrato: lavorava al cantiere navale
Un dolore immenso, un senso di smarrimento e tanta voglia di giustizia. Comunità albanese ad Ancona sotto choc per l’omicidio di Klajdi Bitri, il ragazzo di 23 anni raggiunto in pieno petto domenica pomeriggio da un colpo di fiocina sparato dal fucile subacqueo impugnato da Melloul Fatah a Sirolo, un algerino di 27 anni poi arrestato dai Carabinieri a Falconara. Klajdi Bitri era arrivato ad Ancona nel 2018 e in poco tempo si era subito inserito nel tessuto sociale della città trovandosi un posto di lavoro.
Ragazzo onesto e generoso tutto quello che guadagnava riusciva a metterlo da una parte cosa che ha dato la possibilità anche al fratello più piccolo di venire in Italia a crearsi un futuro. Attualmente Klajdi lavorava al cantiere navale ma il destino atroce e crudele ha voluto che questo giovane dal cuore d’oro domenica pomeriggio si trovasse dietro l’auto guidata dal suo ex datore di lavoro con cui aveva un legame davvero particolare.
In via Cilea a Sirolo causa traffico l’algerino in compagnia della fidanzata non ha trovato di meglio che aggredire questa persona che in auto viaggiava in compagnia della moglie e due bambini. Alla vista di quello che stava accadendo Klajdi è sceso dall’auto per mettere fine a questa situazione assieme ad altri due ragazzi tra cui il fratello minore. Un gesto che di fatto gli è costato la vita con il 23 enne che è stato raggiunto in pieno petto da colpo di fiocina sparato dall’algerino. La donna che si trovava in compagnia del nordafricano ha dichiarato che non si è accorta di nulla, nel frattempo il killer ha recuperato la fiocina e salito in auto si è diretto a Falconara.
Una fuga ripresa dalle telecamere con i Carabinieri che in poco tempo sono riusciti a risalire all’intestatario dell’auto. una Opel del padre della ragazza residente nella zona di Chiaravalle. Una volta raggiunta l’abitazione gli inquirenti hanno recuperato le utenze telefoniche della coppia che è stata individuata a Palombina vecchia nei pressi del sottopasso della Vela. L’algerino è stato tratto in arresto, si è avvalso della facoltà di non rispondere ed è stato poi tradotto al carcere di Montacuto con l’accusa di omicidio volontario aggravato da futili motivi. Al momento la fidanzata non risulta essere indagata. Per la giornata di domani è previsto l’interrogatorio del presunto Killer operaio in una ditta nel settore dell’anticendio davanti al Gip cosi come è stata disposta l’autopsia sul corpo della vittima.
