Degrado a Villa Beer, stabile e parco nel dimenticatoio

La struttura è in completo abbandono e la situazione negli ultimi cinque anni è peggiorata

Una villa finita nel degrado cosi come l’annesso parco senza dubbio uno dei più caratteristici per posizione dell’intera città di Ancona. Benvenuti, si fa per dire, al parco di Villa Beer nel cui sommità si trova proprio il complesso edilizio denominato Villa Beer che dal 1972 al 1998 ha ospitato la sede dell’Istao per poi accogliere Italia Nostra e una biblioteca. Villa che è stata chiusa nel 2017 per dei danni subiti dal terremoto e che dieci anni prima era stata restaurata grazie alla fondazione Cariverona che aveva stanziato una cifra attorno al milione di Euro. Soldi spesi ma che non sono bastati per garantire al complesso di uscire indenne dall’evento sismico.

Villa che attualmente è in stato di completo abbandono e la situazione rispetto a 5 anni fa è notevolmente peggiorata, anche se il comune con una delibera dello scorso marzo ha inserito il complesso nel piano nazionale di “Ripresa e Resilienza” per un importo di 1,6 milioni di Euro. Nel perimetro esterno alla struttura si evidenziano una serie di crolli, così come non mancano delle fenditure longitudinali lungo le pareti esterne ben visibili ad occhio nudo ma quello che preoccupa di più è il fatto che le finestre poste al primo piano si sono affossate nel terreno portandosi dietro i cordoli decorativi.

Una villa che la famiglia Beer aveva donato al Comune di Ancona, parco compreso, ma ora la situazione sembra essere davvero critica. Oltre allo stato di abbandono dell’intero complesso c’è il problema della mancanza di manutenzione all’interno dell’area verde frequentata da tante famiglie con bambini al seguito. Dopo oltre 2 mesi di attesa, il Comune ha finalmente rimosso un vecchio pino crollato in terra ignorando i restanti alberi sparsi in mezzo ai sentieri, anche questi crollati sul selciato. Tra giochi imbrattati dai vandali e cestini dei rifiuti stracolmi fino all’inverosimile nel bel mezzo della vegetazione spunta pure una valigia con tanto di vestiti. In pochi si avventurano lungo i sentieri che costeggiano la sommità del parco, anche per il fatto che dopo una certa ora questa zona diventa punto di ritrovo per sbandati e tossicodipendenti.

Manutenzioni inesistenti, basti pensare che la strada principale del parco di Villa Beer che sale da via delle Grazie è quasi impercorribile in quanto le canalizzazioni esterne alla strada  realizzate con mattoni a piano inclinato per il deflusso delle acque piovane è invaso da detriti il che significa che ogni volta che piove l’acqua non imbocca queste canalizzazioni ma scorre al centro della strada. La riprova l’effetto erosione.

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Author: redazione

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