SERIE D – L’attaccante romano della Fermana rilancia le ambizioni dei canarini ora nei playout ma rinfrancati dalla vittoria ad Ancona
“De Silvestro-Bianchimano-Sardo è un tridente da salvezza diretta? Assolutamente sì“. Ne è convinto Mattia Sardo, attaccante 2005 della Fermana ancora nei playout ma rinfrancata da sacco di Ancona, nuovi acquisti e nuovo allenatore. “Dando il massimo in allenamento e facendo le cose per bene possiamo puntare in alto”. Ci crede il giovane non ancora ventenne ma dalla spiccata personalità. Al Del Conero l’assist per Bianchimano, l’autocritica per le panchine subite nell’ultima era Bolzan (“Forse mi allenavo sottotono”), ma anche la spavalderia che può fargli fare la differenza. Sardo non teme la mass confrontation nemmeno con atleti più anziani e più esperti. E chissà cosa avrà detto all’ex Serie A Bellusci – 16 anni in più – durante quel faccia a faccia nel derby con la Recanatese di due turni fa. “Difficile ricordarlo… – ha sorriso l’ex Ostiamare con un passato nel vivaio della Roma – In effetti mi lascio un po’ prendere dalla partita”. Un Sardo anche statista. “Fermana con l’attacco che segna poco? I numeri sono sicuro che miglioreranno. Non sono soddisfatto nemmeno dei miei (3 reti, di cui 2 su rigore, ma anche tanti assist e penalty procurati, ndr). Devo essere più continuo. E’ comunque il mio primo anno fuori di casa, sto crescendo come persona e calciatore. La società ci ha messo a vivere in un residence, vivo con tanti altri compagni, stiamo insieme e mi trovo molto bene”. Ed ora l’Atletico Ascoli, per abbattere il tabù del Recchioni.
