TERZA CATEGORIA – L’attaccante classe ’84 e una lunga carriera in D con un rimpianto: “La rottura del crociato prima del ritiro col Bari. Qui società ambiziosa”
Il girone “G” di Terza Categoria sta rivelando un buon livello e le squadre nelle alte posizioni stanno combattendo con onore. La zona play off è ancora tutta da decidere, ma una squadra sta lavorando molto bene ed è il Micio United. Quota 37 punti, secondo posto in classifica, 7 i punti che li dividono dal primo posto, occupato da Porta Romana.
Ad analizzare quanto fatto finora è Vincenzo De Rosa, attaccante classe ‘84 che si è reso protagonista con due gol nell’ultima gara di campionato, contro l’Atletico San Beach:
“Sono arrivato nel mercato di dicembre, mi è bastato poco per capire le alte ambizioni di questa società, ho accettato in maniera immediata. L’obiettivo è chiaro: dobbiamo fare il salto di categoria e abbiamo tutte le carte in regola per raggiungere il nostro obiettivo, ma voglio dire di più. Sono rimasto sbalordito in positivo per la realtà trovata. Società, staff e squadra sono di altre categorie! Dopo un periodo di calo ci siamo parlati e vogliamo vincerle tutte, senza guardare alle altre, continueremo così e alla fine faremo i conti. La qualità degli allenamenti è di altre categorie, vengono curati dettagli anche in base alla squadra che si va ad affrontare. Girone G? Non mi aspettavo un campionato così competitivo, dopo il primo allenamento fatto a dicembre dissi: ma quanto sono forti questi? Rimango sorpreso anche dalle qualità degli avversari”
Il centravanti ha poi raccontato la sua carriera, svelando anche la sua squadra del cuore: “Sono nato a Salerno e la squadra del mio cuore è la Salernitana. Dopo il settore giovanile ho fatto 15 anni di Serie D e qualche anno di Eccellenza. Il mio rammarico più grande? La rottura completa del crociato, sarei dovuto partire in ritiro con il Bari (Serie A, ndr) con cui avevo già un accordo, avevo 22 anni e superato la doppia cifra da under a Matera. Nel 2006 vinsi il premio come miglior gol più bello d’Italia della Serie D. Dopo la nascita di mio figlio Kevin, ho fatto una scelta di vita e abbandonato quindi categorie maggiori, per conciliare calcio e lavoro. Ho riportato con 3 campionati vinti la Santegiediese ai suoi livelli e vinto 3 volte il premio di capocannoniere. Sono malato di gol, il conto che tengo sempre aggiornato mi dice che sono a quota 332 in carriera e ora mancano quelli che ci faranno vincere questo campionato col Micio United, l’ho promesso alla società e al mister”.
