L’imprenditore ascolano interviene su un argomento interessante
Nei giorni scorsi vi avevamo parlato di una possibile Fondazione a sostegno dell’Ascoli (leggi). Tra questi avevamo menzionato anche Chicco D’Auria di D’Auria Printing. Lo stesso imprenditore ci tiene a precisare la sua posizione: “Mi preme chiarire il mio pensiero, visto il mio presunto coinvolgimento diretto in un’auspicata cordata d’imprenditori locali, per sostenere la nostra squadra del cuore nell’affrontare le sfide future cui sarà chiamata. Debbo premettere che essendo nato nel ’68 ho maturato un legame spirituale con l’Ascoli Calcio, che solo chi appartiene alla mia generazione può comprendere: tante battaglie vissute prima a fianco a mio padre – già piccolo azionista dell’Ascoli del mitico Costantino -, in quella tribuna che ancora oggi ci ospita immutata, passando poi per la curva e per le tante trasferte che mi hanno sempre reso orgoglioso di esser Ascolano. Ciononostante; nonostante il mio indomito desiderio di poter fare qualcosa di più, sono restato solo e sempre un tifoso appassionato, come migliaia di miei conterranei, con i quali ho condiviso le gesta degli undici in campo. Il senso di responsabilità verso il territorio cui appartengo mi impone di chiarire che il sostegno sempre corrisposto attraverso il gruppo che amministro, non può essere confuso con alcun tipo di coinvolgimento nella compagine sociale dell’Ascoli Calcio. Resta, tuttavia, – e qui ci metto la faccia – la disponibilità nel sostenere e rafforzare come sponsor l’impegno per la squadra calcistica della nostra città, indiscussa regina del calcio che conta, per contribuire – assieme al sicuro appoggio di altri imprenditori del territorio – al proseguo di questa fantastica avventura che da 50 anni ho l’onore di sentire come mia”.
