SERIE C – L’esterno over della Fermana preso in estate dalla D. Blucerchiati per lui ad agosto bolla di sapone, ora finisce ai margini dopo mercato di riparazione
Il calcio va talmente veloce, come suo padre sulle piste d’atletica, che ti può anche investire. E’ il caso di Riccardo Tilli, esterno offensivo classe 2000 in forza alla Fermana. Sei mesi da montagne russe per il figlio d’arte. Dopo il mercato di riparazione terminato ieri sera alle ore 20, l’over Tilli è finito fuori lista. Non c’è più spazio nelle 24 caselle (anzi 25, quella speciale per Pistolesi cresciuto nel vivaio). Per far posto ai nuovi, il romano ex Serie D è stato depennato.
Non giocherà più con la maglia gialloblu, forse non giocherà più nemmeno in stagione, a meno che non vada all’estero dove i mercati sono ancora aperti. E pensare che il Monterotondo, quando la Fermana lo prelevò a sorpresa in estate, si arrabbiò molto per essersi visto sottrarre un elemento di spicco da più di 20 reti in due stagioni. Sì, ma in D. I canarini hanno voluto scommettere su un attaccante “vecchio”, che non era under, che non aveva mai fatto la Serie C. “Ma adesso lo vendiamo alla Sampdoria in Serie B”, si vociferava in casetta rossa ad agosto… Plusvalenza importante senza sapere neanche come? Difficile a crederci, infatti fu una classica bolla di sapone. Tilli a Genova nemmeno lo conoscevano, così come a Giugliano…
Nei giorni scorsi si è tentato di offrirlo ai campani nell’affare Sorrentino. Com’è andata? Che Sorrentino a Fermo è arrivato, ma Tilli in Campania non l’hanno voluto. Ora dovrebbe essere lui il “bannato” dalla Fermana, insieme all‘altro surplus Vessella, giovane con un triennale in mano. Tilli, pur avendo un motore importante, ha lasciato poche tracce dal punto di vista tecnico. Per lui 15 presenze, di cui 10 da titolare – per quasi tutti i 90′ -, zero gol all’attivo e zero assist, occasionissime sciupate davanti alla porta e un paio d’episodi sfortunati, quando ad esempio con la Torres in casa non gli fischiarono un rigore netto. Poteva essere la svolta. Che però non c’è mai stata.
Paradossalmente, ad un certo punto, proprio Tilli, over dalla D, era l’unica carta offensiva d’un certo peso per una Fermana sgonfia nelle gomme. Fotografia che qualcosa non funzionava. Il ragazzo si è comunque impegnato, ha contribuito, ha lottato coi suoi compagni, permettendo di arrivare alla finestra di mercato ancora vivi. Puntellata la difesa con De Santis, Carosso e Heinz, arricchito il centrocampo con Malaccari e Niang, le alternative di manica larga sono state regalate per il reparto offensivo. Con il big Giovinco, Sorrentino, Petrungaro, Marcandella, Petrelli, Condello lo staff capeggiato da mister Stefano Protti potrà sbizzarrirsi, non dimenticando Semprini e Paponi, unici superstiti della rivoluzione. La concorrenza interna è folta e potrà far bene, anche se l’intelligenza degli scontenti – perchè è naturale che ce ne saranno – sarà fondamentale nei prossimi mesi. Intanto domani si gioca, in notturna, in un Manuzzi di Cesena deserto. E’ ipotizzabile che scenda in campo la stessa formazione che ha espugnato Recanati.
