La buona notizia di Pasqua. Filo diretto della societa’ sportiva con Casa Bethlem della Diocesi. L’esempio di dedizione e volonta’ di sei ‘minori non accompagnati’ dall’Africa in Italia. Il talento di Ebrima e dei suoi amici: “Una risorsa eccezionale”. Vinto il campionato juniores alla guida di mister Raniero Gentili
La buona notizia di Pasqua viene stavolta da un campo di calcio, da un campionato giovanile vinto dopo 17 anni. Succede a Montecassiano ad un tiro di sasso dove alloggio’ Gioachino Rossini e trovo’ il tempo pure per comporre.
In questo, ben piu’ minore, caso sportivo il ‘compositore’ e’ un educatissimo maestro di sport che insegna calcio e buona vita ai ragazzi: il signor Raniero Gentili, maceratese con radici settempedane. Tuttavia a buona novella non viene neppure da questo infaticabile formatore di giovani da 45 anni, che ha collezionato 2.000 panchine, 16 societa’ e neppure dalla vittoria del Montecassiano nel campionato provinciale juniores da poco concluso dopo un appassionante testa a testa col Potenza Picena. Viene dalla lezione d’amore e d’inclusione che questa societa’ e la squadra hanno dimostrato, viene da quei 6 giovani (17-18 anni) che a football, cosi’ formalmente inteso, non avevano mai giocato. Loro si chiamano; Mitina, attaccante (Ciad); Lamine, centrocampista (Gambia); Meta, attaccante (Gambia); Moustapha, attaccante (Gambia); Ebrima, difensore (Gambia) ed Ali’ (Tunisia) attaccante. Sono coloro che burocraticamente vengono definiti ‘minorenni non accompagnati’. Sono sbarcati due anni fa come altri cento e cento e cento ancora sopravissuti sui barconi dal Mediterraneo in tempesta, a Pozzallo.
Massimo Senesi e Roberto Manuale sono genitori di giocatori, che poi ci hanno messo la faccia. Scesi in campo ed accettato il ruolo e la fatica di dirigenti: “Abbiamo aderito immediatamente ai progetti di inserimento sociale di Casa Bethlem della Diocesi di Macerata. Questi sei ragazzi che lavorano e studiano si sono impegnati dalle ore 19 in poi per un anno ad imparare e diventare bravi calciatori. Ci hanno insegnato con l’esempio ad ammirarli per dedizione, serieta’ (nessuno ha abbandonato nonostante i chiari sacrifici) e possibilita’ concrete di sviluppo nella tecnica sportiva. Rappresentano una risorsa eccezionale. In breve Lamine ed Ebrima sono diventati titolari fissi. Ebrima potrebbe giocare pure in porta: un vero ‘gatto magico’. Lui rifiuta pero’ di stare fermo, vuole correre e correre come faceva da bambino sui terreni senza fine del Gambia. Suo fratello, un altro talento, gioca in 3. categoria a Macerata”.
Dice mister Gentili (in campo e’ stato affiancato dal vice Ludovico Giaconi, collaboratore Riccardo Giuliani): “Hanno tutti una capacita’ d’apprendere che sembra senza limiti. Tanto che spesso vengono convocati in prima squadra agli ordini dell’allenatore Enrico Carinelli”.



“E’ stata dura poter portare a termine per loro le severe pratiche burocratiche e tesserarli per la Figc, tuttavia e’ stato uno sforzo che valeva la pena fare” dicono Senesi e Manuale.
Per Ebrima & C. Montecassiano (raggiunta ogni volta con mezzi propri) non e’ solo casa sportiva, ma luogo di accoglienza. Non solo per allenamenti e partite ma anche per il post. Frequenti i momenti conviviali gustando la scienza gastronomica di Roberto, chef di un famoso e storico ristorante del centro storico di Macerata. “Per loro, tutti di fede islamica, cucino secondo i dettami di Maometto” sorride Manuale.
Al Montecassiano (presidente Antonio Acciarresi, vice Marco Morbidelli, diesse Enrico Serrani) e’ un punto fermo l’inclusione off limits. “Da noi non si fa selezione!” dichiarano Massimo e Roberto “seppure sia sempre piu’ difficile trovare giovani del posto che vogliano giocare a calcio. Altri sport attraggono ormai i ragazzi non disposti piu’ alla severita’ dei sacrifici che impone il football”.
E adesso, signor Raniero: “Si va avanti senza perdere allenamento e concentrazione. Vinto il campionato giocheremo a Potenza Picena il trofeo Carlino Orselli e il trofeo Marche organizzato dalla Figc. Intanto pero’ ci godiamo la Pasqua”.
Ed ecco magnifici trenta (“un bel numero, dati i tempi” sottolineano Senesi e Manuale) della ‘rosa’ juniores:
Carpera, Belluccini, Carciofi, Luchetti, Senesi, Fraticelli, Tavanti, Sbrancia, Ebrima; Manuale, Vita, Settimi, Lamine, Mengascini, Felicioni, Pesaresi, Cingolani, Marcelloni, Moretti, Mitna, Meta, Ortenzi, Mustapha, Catena, Ruffini, Santecchia, Savi, Forani, Ali’, D’Amico, Massacesi.
