Da Matelica alla Serie A in Mongolia: Russo viaggia con il pallone

Una storia entusiasmante con il calcio al centro

Una storia di calcio, passione e valigie in mano. Rosario Mattia Russo, classe 1998, matelicese che ora è finito a giocare nel SP Falncos FC, prima divisione della Mongolia. “Sono Nato a Catania – ci dice Rosario Mattia – ma dopo pochi mesi ci siamo trasferiti a Matelica perché i miei genitori già lavoravano lì. Ho iniziato nella Polisportiva Junior Matelica, facendo tutta la trafila del settore giovanile vincendo anche un girone del campionato nazionale Juniores. Non ho mai esordito in prima squadra. Purtroppo dal 2015 al 2018 sono stato fermo per motivi personali e sono tornato in campo in Terza Categoria con il Real Matelica, fino alla pandemia”.

Fin qui una storia apparentemente normale, ma la vita di Russo sta per essere accostata a quella degli aerei di linea. “Sinceramente nella stagione successiva non sentivo gli stimoli, mi mancavano proprio. Mi allenavo giusto per stare in forma e a volte anche correndo da solo. A Settembre nel 2021 è arrivata una proposta dalla settima divisione spagnola. Ho deciso di cogliere l’opportunità. Stavo bene, poi purtroppo uno strappo e sono dovuto tornare in Italia”. Russo quindi ha recuperato dall’infortunio ma si è anche guardato intorno per la prossima sfida, che arriva, ma con un incredibile retroscena burocratico. “Ad un certo punto è arrivata una proposta dalla Serie D Svedese. Sono andato e tutto sembrava andare bene. Poi nel pre contratto c’è stato un problema e non mi hanno potuto tesserare”. In pratica il nome completo è Rosario Mattia Russo mentre il club aveva portato avanti la pratica sul nome Rosario Russo.

Poco male. Russo non si è perso d’animo e ha continuato a cercare in giro una nuova avventura. Alla fine è arrivata la chiamata dell’SP Falcons FC, nella città di Ulan Bator, in Mongolia, club che nella Niislel League, la massima serie del campionato mongolo, come una delle sette squadre della capitale. “Ho parlato con il ds, la squadra è tra le più forti del paese. Ci siamo messi d’accordo e ho firmato il contratto. Sarei dovuto partire a Marzo ma causa guerra e il visto non sono partito. Ora sono qui da Settembre, mi trovo abbastanza bene. Anche al livello calcistico, anche se al livello tattico devono migliorare tantissimo, tecnicamente però ci sono giocatori forti. Ho esordito tra i professionisti e mancano tre partite alla fine del campionato, poi ci fermeremo da fine Ottobre fino a Febbraio perché qui l’inverno è veramente rigido”. Insomma, tante avventure per un classe 1998 e sempre nuovi mondi da scoprire. Non solo in giro per il mondo ma anche dentro casa. “Vivo con tre brasiliani e un sudcoreano. Abbiamo tre partite di coppa poi tornerò in Italia e capirò se rinnovare. Tornare a giocare in Italia? Sicuramente no“. E allora, alla prossima valigia.

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