ECCELLENZA – Mauro Iori non segna dal 10 novembre. “Stagione sfortunata tra legni e infortunio. Per il Matelica una vittoria pesante a Osimo”
“Anno nuovo, Vita nuova”, proverbio che si addice perfettamente al Matelica che ha inaugurato il proprio 2025 nel migliore dei modi. Domenica scorsa, infatti, i biancorossi, grazie a una pennellata su punizione di Frulla, hanno espugnato il Diana di Osimo, dove l’Osimana in questa stagione era imbattuta, trovando così una vittoria pesantissima per classifica e morale, visto che i tre punti mancavano dal 27 ottobre in trasferta contro il Fano. Con il capitano Mauro Iori abbiamo ripercorso il match vinto dello scorso weekend: ” Spero che questa vittoria ci dia la fiducia e lo slancio giusto per ripartire dopo un periodo veramente brutto. Non era facile affrontare una squadra come l’Osimana, costituita da giocatori esperti per la categoria e in uno stadio caldo. Abbiamo approcciato nella maniera giusta e siamo andati in vantaggio meritatamente. Poi, vuoi per il periodo, vuoi per una squadra molto forte che affrontavamo, ci siamo abbassati molto e abbiamo pensato più che altro a difenderci. Loro sicuramente meritavano di più, ma noi ci prendiamo questa importante vittoria”.
Dopo un periodo difficile, frutto di una striscia di tre pareggi consecutivi e quattro ko di fila, la società con a capo la presidentessa Sabrina Orlandi ha deciso di dare la cosiddetta scossa, sollevando dall’incarico mister Giuseppe Santoni e affidando la guida tecnica a Ettore Ionni: ” Dispiace per mister Santoni perché sicuramente le colpe sono da dividere tutti insieme. Con mister Ionni ci troviamo molto bene sinceramente. Lavoriamo molto con la palla e abbiamo alzato sia l’intensità che la qualità degli allenamenti. Stiamo costruendo un’identità che richiede tempo, ma nello stesso tempo dobbiamo fare punti e quindi dobbiamo alzare i giri del motore e adattarci in fretta perché il calcio non aspetta nessuno”. Una stagione fin qui poco fortunata anche per il forte attaccante originario di Camerino, autore di quattro goal in campionato, che dopo un’infortunio a inizio campionato non trova la via della rete dal 10 novembre.
“Da capitano del Matelica non ho tempo per pensare a me come singolo. Attualmente la squadra ha bisogno di questo e quindi se devo fare la lotta, sacrificarmi e giocare spalle alla porta, lo faccio e sto zitto. Il goal per tutti gli attaccanti è il pane quotidiano e sicuramente mi manca. Non sono stato molto fortunato in questa stagione, vedi l’infortunio, il palo preso ad Urbino e la traversa allo scadere a Tolentino lo dimostrano. È il primo anno che mi capita di non segnare con regolarità, ma sinceramente non lo soffro più di tanto perché ho molta fiducia in me stesso. Credo nel lavoro. Sto tornando in condizione e quindi è solo questione di tempo. Quando la squadra tornerà a girare tornerò al goal”. Domenica al Giovanni Paolo II sarà tempo di derby contro un Fabriano Cerreto, anche esso in difficoltà e reduce da un cambio di allenatore. Obiettivo per il Matelica è dare continuità al risultato di Osimo e bissare il successo dell’andata, quando Iori e compagni si imposero con un netto 4 a 1 sui cartai: ” Sarà un’altra finale da affrontare come le quattordici che ci aspettano da qui alla fine. Ci aspetta una battaglia che dovremo fare nostra. Dovremo essere pazienti e continuare il percorso che abbiamo intrapreso. La strada è tracciata”. Infine, per chiudere sugli obiettivi stagionali e sul girone di ritorno: ” Mi aspetto un girone di ritorno molto difficile. Il Matelica si è prefissato l’obiettivo di una salvezza tranquilla e noi faremo di tutto per conquistarla il prima possibile. Stiamo gettando le basi per i prossimi anni, essendo una neopromossa. Personalmente voglio continuare a lottare ed essere un punto di riferimento per questa società e per la presidentessa che è una persona unica in questo”mondo”.