Maceratese in D, presidente e mister col batticuore. Le dediche sentite ai familiari, da Bongelli a Cognigni passando per Gagliardini: “A Montecchio non c’ero, il calcio mi ha dato una seconda possibilità”
Prima la tensione, poi il tripudio di gioia dopo il rigore di Pablo Lucero che consegna alla Maceratese la Serie D dopo una stagione thriller dove i biancorossi sono passati dall’inferno dopo la sconfitta nello scontro diretto a Montecchio, per poi passare alla gioia di due settimane fa dopo la gara con il Monturano per uno spareggio a quel punto quasi insperato, fino ad arrivare alla destinazione paradiso, come recitava la canzone di Gianluca Grignani di ieri pomeriggio. Nel dopo gara abbiamo ascoltato a caldo le voci dei protagonisti in casa Maceratese, partendo dal presidente Alberto Crocioni, visibilmente emozionato per il secondo campionato vinto dopo quello di Promozione: ” Nel 2018 eravamo HR Maceratese e poi abbiamo iniziato il percorso Maceratese vincendo due campionati che non è poco. Non è facile vincere a Macerata perché è una piazza che esige sempre il massimo. Sono emozionatissimo. La cosa più bella è che abbiamo riacceso una città intera perché era dalla Serie C che non si vedeva tutto questo entusiasmo. Ringrazio tutti i ragazzi. Ci ho messo il cuore ed è una grande soddisfazione. Dedica? A mio padre che mi aiuta anche se non c’è più. Mi ha insegnato i valori della vita e il rispetto. Poi alla famiglia, agli sponsor e all’amministrazione comunale, ai tifosi eccezionali e a voi operatori che fate il vostro lavoro. È la vittoria della città. Serie D? Sicuramente è un impegno importante che cercheremo di affrontare nel migliore dei modi”.
Alle parole del numero uno biancorosso seguono quelle di uno dei principali artefici di questa vittoria, il tecnico Matteo Possanzini: ” È una soddisfazione immensa. È un ambiente che non c’entra niente con questa categoria. Un conto è giocarsi un campionato e un altro è quello di giocarselo con l’obbligo di vincere. I ragazzi sono stati sempre loro stessi e ce la godiamo. Abbiamo rispettato sempre la nostra idea ed è una dimostrazione che il lavoro paga. Me lo godo anche personalmente, dopo qualche delusione. Condivido questa soddisfazione con una squadra straordinaria e un ambiente straordinario che mi ha messo nelle migliori condizioni per poter fare quello che mi piace. Vittoria di Possanzini con il suo calcio? La bellezza di questa squadra è che dal primo giorno ha creduto in questa idea anche nei momenti di difficoltà. La perseveranza è stata premiata. Dedica? A mia mamma. Ho vinto due campionati, tutti e due nei giorni della festa della mamma. È stata la prima a permettermi di fare quello che mi piaceva fare”.
Poi spazio anche per il centrocampista classe 2006 Bongelli, che si è rivelato uno se non il miglior under del campionato: ” È stato un percorso bellissimo. Ringrazio tutti i miei compagni e questo tifo incredibile che ci ha sempre sostenuto. Questa vittoria ci ripaga dei sacrifici fatti”. Emozionato anche il capitano Luca Cognigni: “Dedico questa vittoria a mio papà. Oramai quasi tre mesi fa ho avuto questa perdita che mi ha devastato. Ma sono riuscito ad andare avanti grazie alla mia famiglia e a questo splendido gruppo. Lo dedico anche a questa splendida piazza e società e a questa squadra che non ha mollato niente venendosi a giocare questo spareggio, anche se forse meritava qualcosa in più durante l’anno. Va dato atto al Montecchio che ha fatto una grande partita. Abbiamo vinto ai rigori e probabilmente meritavamo entrambe di salire. Hanno un’altra strada per arrivare in Serie D e gli faccio un grande in bocca al lupo. Macerata? Sapevo che veniva da qualche anno di difficoltà e quando sono arrivato c’èra un po’ di sfiducia e si percepiva un po’ di delusione per gli ultimi anni. Quando sono arrivato mi è stato detto che c’era voglia di ricostruire e fare le cose per bene. Non si vince a caso. C’è stata unione di intenti da parte di tutti e vanno tutti ringraziati. Ci godiamo questo successo meritato”.
Infine spazio anche per Gagliardini, decisivo su Fiorani nel primo tempo, e alla lotteria dei rigori dove ha ipnotizzato Gurini: ” È stata fatta una partita di alto livello per quasi tutti i centoventi minuti a parte nella prima parte di secondo tempo, dove è venuto fuori il Montecchio. Siamo stati bravi a rimanere lucidi e a mantenere la nostra identità senza snaturarci. È una vittoria del coraggio perché abbiamo sposato tutti questa idea coraggiosa e oggi ci dà tanto orgoglio vedere che ci ha premiati. Rientrato nel momento decisivo? Sì, mi sono fatto male. Poi il calcio mi ha regalato questa seconda opportunità perché io, Lucero e Albanesi ci meritavamo, come tutti quelli che non c’erano a Montecchio, di giocarcela ad armi pari. Dispiace per Mastrippolito, che era squalificato, perché anche lui avrebbe meritato di essere in campo oggi”.
