Oltre duecento volontari civitanovesi si mettono ogni giorno a disposizione dei cittadini e della collettività, sacrificando parte di sé stessi per donarla agli altri
di Francesco Repupilli
Angeli custodi di Civitanova dal 1910, la Croce Verde in prima linea al servizio della comunità. Non è facile affrontare ogni giorno il dolore e la morte, eppure 208 volontari e 20 stipendiati si mettono ogni giorno a disposizione dei cittadini e della collettività, sacrificando parte di sé stessi per donarla agli altri. L’associazione cresce insieme all’aumentare delle richieste di intervento e del territorio da coprire, nonostante il reclutamento e il ricambio generazionale siano sempre più faticosi. “Ho iniziato il mio percorso nel ’94, a 14 anni – spiega la vicepresidente Paloma Capozucca – a quei tempi la croce verde era un punto di ritrovo, un centro di aggregazione che fin da subito diventava famiglia, e seppure gli anni siano passati è ancora così. I ragazzi si avvicinano a questo mondo per i motivi più disparati, dalla spinta delle famiglie allo stimolo più personale, accettando una chiamata a cui pochi sono in grado di affrontare. Al primo giorno però è quasi uguale per tutti, il piacere di far del bene e il premio di un sorriso sono contagiosi”.
“Essere un milite non è cosa facile – continua Capozucca – si tratta di un lavoro che ti porta a toccare con mano la sofferenza, ma di conseguenza ti rende cosciente di quanto sei fortunato nella vita. Chi si approccia alla Croce Verde, soprattutto i più giovani, molto spesso si accorge di quanto sia fragile la vita e di quanta prudenza serva tutti i giorni, in particolar modo su strada, specie sulle due ruote. Gli incidenti stradali sono infatti tra gli interventi più comuni che ci vengono richiesti, in aumento insieme ai casi di arresto cardiaco, l’abuso di alcol e sostanze. Rimane la costante del sabato sera, anche se l’impegno ormai è costante, con interventi spesso senza sosta nei pressi delle discoteche e sulle strade a causa degli eccessi. A livello personale i casi più difficili sono quelli in cui si soccorre una propria conoscenza, e non è cosa rara, capita di assistere a situazioni inimmaginabili e portarsi a casa il dolore della persona insieme ad ansie e paure. Il volontariato in Croce Verde è qualcosa che si ama fin da subito o non si riesce a sostenere”.
”Siamo molto presenti sul territorio e in particolare nelle scuole – conclude la vicepresidente – dove portiamo corsi di pronto soccorso che vanno dagli interventi più semplici alla defibrillazione e rianimazione. Un percorso di educazione che si cerca di incentivare a livello nazionale. Ciononostante rimane attuale la crisi del volontariato, mentre anni fa entrare in Croce Verde poteva trasformarsi in un lavoro, oggi le opportunità di rendere professione ciò che inizia come volontariato sono sempre più ridotte e la domanda ne risente. La comunità di Civitanova ripaga però ogni impegno, ha sempre creduto nella Croce Verde con una partecipazione generosa e sempre attenta. Per questo ringraziamo tutti i civitanovesi, è merito loro se oggi disponiamo di 14 mezzi di cui 12 equipaggiati per emergenze avanzate e siamo la realtà che siamo”.

