SERIE D – Pesantissima conferenza stampa del ds, che racconta i fatti di domenica: “20 ultras in ritiro…”
Pesantissima conferenza stampa del ds della Samb Vittorio Cozzella, che racconta le ultime settimane bollenti e si riserva ancora tempo per prendere una decisione definitiva sul suo futuro. “Non so ancora cosa farò, se resto o vado. Per venire a questa conferenza sono stato scortato, è veramente tutto assurdo e non lo considero calcio. Domenica è accaduta una cosa sgradevole. Quattro domeniche fa è capitato ai giocatori e allo staff, presentandosi allo stadio dove si allenano. Ma questa volta in ritiro si sono presentate una ventina di persone”.
“Sono uscito per parlare ma ho trovato un muro di 15-20 persone che mi hanno insultato senza lasciarmi la possibilità di parlare, sono tramortito psicologicamente. Ho 60 anni e subito contestazioni sia al nord che a sud, ma tutto deve restare nell’ambito dello stadio. Altrimenti non lo accetto per i miei figli, denuncio tutto ai ministri dello sport e delle leghe calcio, che devono agire. Mi rivolgo ad Andrea Abodi: presidente, lei si ricordi di questa vicenda qui, non deve più esistere”.
“Quando ti toccano nell’intimo, non so come descriverlo. Mi hanno chiamato dicendomi che gli ultras mi volevano parlare e sono uscito perché il dialogo è la prima cosa. Mi auguro che queste persone non possano più minacciare dopo una sconfitta i giocatori, i direttori, e i dirigenti. Preferivo che mi avessero dato due schiaffi. Non esiste che si venga minacciati anche se si sbaglia una campagna acquisti, non posso aver paura di uscire con mio figlio. Ora mi prendo altro tempo per decidere”.
