E’ scontro sul rientro a scuola dopo le vacanze di Natale, visto l’andamento dei contagi. Secondo fonti del governo, non ci sarà alcuno slittamento e le date di ripartenza delle scuole restano quelle previste dal calendario, tra il 7 e il 10 gennaio.
Le Regioni sono al lavoro per una nuova proposta da avanzare al Governo in merito alle quarantene nelle scuole elementari e in prima media: l’intenzione è quella di eliminare la distinzione tra vaccinati e non, nel caso di più contagi in una classe.
In vista della Commissione Salute che si riunirà domani, il nuovo punto di confronto dovrebbe riguardare la definizione di un numero minimo di contagi in classe, che permetta indistintamente a tutti gli alunni di andare in Dad. Al momento, su quest’ultimo aspetto, l’ipotesi è di valutare tre o quattro contagi e, sotto questa cifra, prevedere l’autosorveglianza per tutti.
Oggi il governatore campano, Vincenzo De Luca, aveva chiesto un posticipo di 20-30 giorni dei rientri in aula. Ma dal governo non dovrebbero arrivare sorprese: il calendario scolastico resterà invariato. “Nel quadro attuale di diffusione del contagio fra i giovanissimi – aveva detto -, mi parrebbe una misura equilibrata e di grande utilità il semplice rinvio del ritorno a scuola. Prendere 20-30 giorni di respiro, consentirebbe di raffreddare il picco di contagio, che avrà a gennaio probabilmente un’altra spinta, e di sviluppare, in questi giorni, la più vasta campagna di vaccinazione possibile per la popolazione studentesca”.
Per quanto riguarda le Marche, il Presidente della Regione, Francesco Acquaroli ha precisato che non è stata firmata alcuna ordinanza per la Dad fino al 31 gennaio.