La proposta di Franceschini e Bonafede
“Zona bianca” è sinonimo di normalità: saranno riaperti bar, ristoranti, palestre, cinema, teatri, musei. Si tratta di una nuova zona che il Governo potrebbe istituire con il nuovo Dpcm che entrerà in vigore dal 15 gennaio. In tale zona i nuovi contagi da Covid 19 sono quasi azzerati e le strutture sanitarie fanno fronte all’emergenza.
Rimarranno obbligatorie però alcune regole fondamentali per il contrasto al Coronavirus: si drovrà indossare la mascherina all’aperto e al chiuso, mantenere il distanziamento di almeno un metro tra le persone, il divieto di assembramento e l’obbligo di disinfettare le mani prima di entrare nei locali, ma anche quando si entra in contatto con le altre persone. Gli spostamenti saranno liberi e potrebbe anche essere rinviato l’orario del coprifuoco.
Da quanto si apprende dal Corriere della Sera, sarà il Comitato tecnico scientifico a dover stabilire i parametri per l’ingresso delle Regioni nella fascia bianca. Sembra scontato che l’Rt debba essere inferiore allo 0,5 ma la discussione è stata appena avviata e riguarda anche gli altri indicatori, primo fra tutti la resilienza degli ospedali e in particolare i reparti Covid.
È stato il ministro della Cultura, Dario Franceschini, con l’appoggio del Guardasigilli, Alfonso Bonafede, a proporre la creazione di questa opportunità e l’ha spiegata così: “Poiché la zona gialla ha limiti enormi, a cominciare dal coprifuoco, facciamo una zona bianca, nella quale si accede sotto un certo indice Rt di trasmissione dei contagi”.
