In quattro anni hanno incassato 120mila euro. Incastrati dai droni
Avrebbero costituito un’impresa agricola con sede a Castelplanio, al solo fine di percepire indebitamente contributi pubblici per un importo di 120mila euro incassato in quattro anni. Tre le persone coinvolte, residenti in provincia di Ancona, denunciate per il reato di truffa aggravata in concorso che prevede pene fino a sette anni di reclusione. Sono tre soci dell’azienda agricola.
L’operazione è dei Carabinieri forestali del nucleo di Arcevia, diretti dal Comandante del gruppo Carabinieri Forestali di Ancona Simone Cecchini, ed è stata illustrata oggi a margine del bilancio dell’operato 2024 dei Carabinieri Forestali delle Marche.
Dall’indagine avviata dai militari tra ottobre e dicembre scorsi, coordinata dalla pm Irene Bilotta, è emerso negli anni che vanno dal 2020 al 2024 che l’azienda agricola in questione avrebbe percepito fondi agricoli comunitari (contributi Pac, politica agricola comune, e della Regione Marche) finalizzati all’avviamento di giovani agricoltori, prendendo in affitto terreni svantaggiati nei Comuni di Arcevia e Serra San Quirico ma sui quali non avrebbero poi condotto alcuna attività agricola.
Alcuni di questi terreni erano per vigneti destinati alla produzione di vino per la cooperativa vitivinicola Terre Cortesi Moncaro di Montecarotto, ora commissariata. A rilevare le incongruenze sono stati i nuovi metodi tecnologici in mano ai forestali come speciali droni in grado di sorvolare dall’alto la situazione a terra. Gli accertamenti sono stati effettuati con sopralluoghi e consultazioni di immagini satellitari, valutazioni dendrometriche di stima delle piante e anche con acquisizione di documentazione amministrativa e contabile negli uffici della Regione Marche e in quelli della Confederazione Italiana Agricoltori.
