Cossu contro Chiariotti: “Vi racconto esattamente com’è andata, tanto devo alla Jesi sportiva”

L’emissario degli imprenditori che avrebbero voluto trattare la Jesina: “Il presidente continua a raccontare cose non vere sull’incontro”

Da Alessandro Cossu, ex dg leoncello, riceviamo e comunichiamo la sua versione di come si è svolto l’incontro con il presidente della Jesina Chiarotti in tema possibile acquisizione del club.

“Mi ero riproposto di non rispondere alle dichiarazioni di Chiariotti sull’incontro che abbiamo avuto, ma considerato che lui continua a raccontare cose inesatte sull’incontro stesso, penso sia giusto che dica anche la mia, anche per far conoscere a chi segue le vicende che riguardano la Jesina cosa sta avvenendo. Il giorno dell’incontro abbiamo parlato dalle 11 alle 11,45 perche’ dopo io avevo un impegno famigliare, al colloquio eravamo io e lui senza terze persone, gli ho chiesto se avevano intenzione di cedere la società, facendogli presente che avevo la delega da parte di un gruppo di imprenditori a trattare la società al netto dei dovuti controlli fiscali da effettuare sullo stato della società stessa;  lui dopo avermi illustrato il debito da estinguere  di quest’anno e facendomi presente che avrebbe provveduto lui a saldarlo, mi  comunicava che non avrebbe lasciato nessuno sponsor. Inoltre mi metteva al corrente della sua gestione dicendomi che ne aveva due, una sportiva ed una dei campi oltre ad altri aspetti appunto di gestione ordinaria. Per concludere, mi specifica che la società è composta da 7 soci (di cui mi pare non faccia parte lui ma il fratello) e lui ne è Amministratore (Presidente), che la sera prima si erano riuniti e mi quantifica il prezzo per la cessione della società in una cifra spropositata, che non sto qui a dire, da far conoscere agli imprenditori che io rappresentavo. Senza fare commenti, gli dicevo che avrei riportato la nostra chiacchierata a conoscenza degli imprenditori che sono interessati, e che qualora avessero inteso accettare o fare una controproposta, allora gli stessi si sarebbero fatti conoscere. Faccio presente che non ho proposto alcuna cifra a Chiariotti, ma sono solo stato solo ad ascoltarlo. Prima di salutare lo stesso Chiariotti mi sollecitava anche di non dire niente alla stampa, ma naturalmente gli comunicavo che lo avrei fatto perchè era giusto cosi. Per quanto riguarda gli Imprenditori sono stato io a non volere che uscissero nomi, in quanto sapevo che in questi primi contatti avremmo innanzi tutto dovuto verificare la reale volontà dei proprietari di cedere la società, avendo già verificato cosa avvenuto in precedenti occasioni. Indipendentemente dalla valutazione delle mie capacità professionali, non permetto che venga messa in dubbio la mia serietà e correttezza in quello che dico, e peraltro dubito che i soci non presenti all’incontro siano al corrente di quanto realmente avvenuto. Detto questo mi dispiace solo per i tifosi della Jesina, tra i quali mi sento prima di tutto, perché se questo è il comportamento di chi gestisce la società dubito possano venire a breve tempi migliori. Tanto dovevo a Jesi sportiva”. 

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