SERIE C – Jo Condor ha assistito alla gara col Gubbio dopo l’addio di quest’estate: “Tornassi indietro, non rifarei la stessa scelta”
Mercoledì sera in tribuna centrale del Recchioni si è fatto riconoscere con una piccola variazione sul tema. Addio allo zainetto in cui comprimeva il suo mondo, via libera ad una borsa tracolla che può far moda. Impossibile, però, non far caso a Giovanni Cornacchini.
Il mister fanese è tornato allo stadio dopo l’addio della scorsa estate ed ha assistito a Fermana-Gubbio, match di cui sarebbe un doppio ex. “Ho provato sensazioni positive nel rimetter piede al Recchioni – ha detto Jo Condor -. Riaffiorano tanti ricordi, il bel campionato dello scorso anno ma anche la stagione super che facemmo dodici anni fa in Eccellenza”.
“Che partita ho visto? Una gara piacevole, tra due squadre equilibrate. Il pareggio (1-1, ndr) è un risultato giusto. Il gruppo storico della Fermana è il solito, tutti hanno sposato la causa, ci tengono e si vede. E’ stata sempre questa la forza dei gialloblu che hanno un dna preciso: badare al sodo e sfruttare un campo che porta punti come quello del Recchioni”.
E pensare che sulla panchina dei canarini ci sarebbe potuto essere ancora lui, se solo quest’estate non avesse rifiutato il prolungamento proposto dalla società. “Potessi tornare indietro magari farei una scelta diversa, ma si può sbagliare. Non mi pento però di essere andato a Forlì in D, non ho mai badato alla categoria, faccio fatica ad aspettare, mi piace allenare e se vedo un progetto che reputo valido gli corro dietro”.
Peccato che poi a Forlì, con il ds Andreatini (anche lui presente al Recchioni l’altra sera), le cose non siano andate bene. La squadra ha faticato, Jo Condor è stato esonerato ad ottobre e a dicembre pure Andreatini ha detto addio. “Non ho visto il direttore in tribuna, altrimenti ci saremmo salutati. Sono rimasto in ottimi rapporti con lui. Potevamo dare di più tutti”.
Tornando a Fermana-Gubbio, il top l’hanno mostrato Pannitteri ma anche Paolo Ginestra, autore di un miracolo a tempo scaduto, quando con un riflesso incredibile ha cancellato sulla riga la testata di Bulevardi. “Pannitteri non lo conoscevo, è entrato molto bene. E’ una realtà, ha già fatto cinque gol. Quando entra può spaccare le partite. Ginestra? E’ un portiere vero e l’ha dimostrato salvando la partita. Ha fatto una parata strepitosa. In quel contesto riesce a tenere sempre tutti sul pezzo. Incomprensioni sul finale dello scorso anno? Eravamo salvi e con poco altro da poter chiedere, era giusto premiare un portiere come Massolo che aveva lavorato benissimo un anno intero e che aveva sostituito egregiamente Paolo nel derby con la Samb (quando Ginestra era squalificato, ndr). Spiegai così a Ginestra che era normale che facessi giocare secondo e terzo nelle ultime due partite. Lui unico titolare fuori? Non è vero, con la Virtus Verona schierai anche Cremona, Grbac e Manzi che avevano giocato meno degli altri. Ma non c’è alcun problema con lui”.
