Coperte, vestiti e cibo per i senzatetto: la solidarietà di City Angels e Ankon Nostra

ANCONA – Le storie di chi è costretto a vivere in strada

I City Angels al Monumento assieme agli esponenti dell’Associazione Ankon Nostra mentre al Pincio coperte, vestiti e generi di prima necessità sono stati donati da un gruppo di residenti della zona. Fine settimana all’insegna della solidarietà nei confronti dei tanti poveri disperati che vivono per strada in attesa di regolarizzare la propria posizione in Italia.

Una situazione drammatica che ancora una volta conferma che queste persone non hanno diritto a nulla in quanto sono considerati clandestini a tutti gli effetti e per tale motivo non hanno accesso a servizi messi a disposizione dal comune di Ancona, questo fino a che non viene rilasciato il permesso di soggiorno o in alternativa il riconoscimento dello stato di rifugiato politico. E proprio al Passetto, a pochi metri dal Monumento ai Caduti, simbolo di Ancona, i City Angels assieme agli esponenti dell’Associazione Ankon Nostra hanno portato indumenti coperte ma anche una ventina di paia di calzature nuove di zecca donate da un cittadino anconetano.

Questi stranieri vivono accampati in riva al mare nell’androne antistante l’ascensore del Passetto (leggi). Un momento di festa per questi ragazzi ma di certo non mancano i drammi personali come quello di Mohamed che ha raccontato di essere partito a piedi dal Pakistan, di aver camminato per settimane lungo la rotta balcanica e di essere entrato in Italia attraversando l’Austria. Per lui una coperta e un paio di scarpe quanto basta per difendersi dal freddo dell’inverno.

Tra le tante storie da raccontare anche quella di Daniel che al momento è alla ricerca di un posto dove far dormire la moglie con i tre bambini arrivati in Italia proprio in questi giorni dopo aver subito delle torture documentate con tanto di fotografie. Un dramma umano che non risparmia i bambini, vittime innocenti di una burocrazia che non riesce a venire a capo di questa situazione.

Tra dolore e disperazione e senso di impotenza c’è anche il tempo per un sorriso. A fare da interprete al Monumento c’è un ragazzo pakistano di nome Ali che da tempo è seguito dai volontari dei City Angels. Nonostante le difficoltà, Ali è riuscito a trovare lavoro come muratore, ha una casa in affitto ed ora è un volontario sempre dei City Angels. A comunicare l’assunzione e il reperimento di un alloggio è stato lo stesso Ali ai responsabili dei City Angels. Una notizia che ovviamente è stata accolta con tanta commozione da parte di chi si è battuto per dare un futuro a questo giovane che ora nel suo piccolo cerca di aiutare i suoi connazionali facendo da interprete.

Solidarietà che non è mancata neppure al parco del Pincio dove un gruppo di residenti assieme ad alcuni ragazzi hanno portato dell’abbigliamento, delle coperte e dei generi di prima necessità a due giovani che vivono all’interno dei bagni pubblici. In attesa di regolarizzare la propria posizione in Italia questi poveri disperati hanno realizzato una sorta di bivacco all’interno dei bagni con tanto di coperte e materassi per difendersi dal freddo dell’inverno (leggi).

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