La spiaggia artificiale al Passetto è stata rimodulata cosi come in questi giorni si sta lavorando per sistemare le tante buche cosi come ma anche i crateri che caratterizzano il camminatoio che dalla stessa spiaggia artificiale conduce alla Seggiola del Papa. Lavori a tempo di record grazie anche alla tempestività mostrata dalla ditta incaricata dal comune ma dietro l’angolo le insidie per il futuro della spiaggia artificiale del Passetto di certo non mancano. Alcune indiscrezioni tra gli addetti ai lavori infatti non esitano ad ipotizzare che questa potrebbe essere l’ultima stagione che vedrà in spiaggia le ruspe per rimodulare l’arenile artificiale. Mezzi che ovviamente arrivano via mare e che ogni anno sono chiamati a ridistribuire il pietrisco in modo uniforme lungo la battigia. Una ridistribuzione che ogni anno si rende necessaria in quanto la furia del mare durante la stagione invernale crea dei veri e propri accumuli di materiale.
Durante la rimodulazione parte del materiale simile al pietrisco finisce in acqua dove rilascia una sorta di deposito gessoso che andrebbe a creare una serie di problemi al fondale marino. Alla base di questa problematica ci sarebbe proprio la scelta fatta anni addietro sulla messa in uso di questo materiale a discapito di un secondo materiale definito inerte che avrebbe garantito nell’arco degli anni una stabilità strutturale migliore senza subire alterazioni chimiche o fisiche. Problematica quella del rilascio in acqua di queste polveri che è stata affrontata in un incontro presso la Direzione del Parco del Conero. Una questione quanto mai delicata anche per il fatto che l’area in questione rientra se pur in parte nell’ambito territoriale proprio del Parco del Conero . Particolarmente attenzionata la spiaggia artificiale del Passetto per la quale al momento non vi sono gli elementi per dare la diffida all’intervento già effettuato di ripristino della spiaggia perché i monitoraggi effettuati dal Disva di Univpm lasciano intendere che l’habitat in quell’area è degradato ma non per colpa dei lavori di manutenzione ma per l’effetto di una serie di concause.
L’Ente Parco pero ha richiesto di visionare i monitoraggi prima e dopo gli interventi effettuati così da valutare l’incidenza dei lavori di quest’anno sull’habitat di quel tratto di mare. “Se fosse accertato da valenti esperti come quelli del Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente dell’Università Politecnica delle Marche – dice il Presidente Luigi Conte – che non vi è più nulla da tutelare nel tratto di mare di fronte al Passetto sarebbe una grande perdita per tutti e un severo campanello d’allarme ad operare per prevenire eventuali altre situazioni determinate dai cambiamenti climatici con apportano in mare di grandi quantità di nutrienti e riscaldamento della temperatura del mare”. Una cosa è certa i fondali in questo tratto di mare sono in continua evoluzione basti pensare che macroalghe cosi come le alghe invasive tipo Sargassi sono ridotte ai minimi termini mentre si assiste ad un notevole incremento di Oloturie megli conosciuti come i “ cetrioli di mare”. Se dovesse arrivare in futuro un parere negativo da parte del Parco del Conero per la rimodulazione del pietrisco non resterebbe altro da fare che ricompattare il materiale a mano con il solo utilizzo di pale e badili.
