Continua il contrasto alle truffe online: altre due denunce

Foto Ansa

Si tratta di una 32enne napoletana e un foggiano di 62 anni

Continua il contrasto alle truffe da parte degli agenti del Commissariato di Jesi che nella giornata di ieri hanno denunciato una donna di 32 anni napoletana e un 62enne foggiano.

Nella truffa della donna è caduto uno jesino di 70 anni che notata su un sito una stufa a legna in vendita al prezzo di 380 euro, comprese le spese di spedizione, ha contattato il venditore al numero indicato nell’annuncio. Quest’ultimo, richiedeva un bonifico istantaneo fornendogli un iban. Effettuato il pagamento e inoltrata la ricevuta di attestazione dell’avvenuto pagamento, il 70enne è stato rassicurato che quanto prima avrebbe ricevuto la stufa. Trascorsi diversi giorni senza ricevere alcunché, l’uomo ha tentato di contattare il venditore ma invano. Inoltre il sito dove erta stato pubblicato l’annuncio era stato rimosso constatando, con amarezza, che vi erano molteplici segnalazioni di persone vittime di truffa da parte dello stesso venditore. Gli accertamenti espletati dagli Agenti, all’indomani della denuncia, hanno consentito di risalire all’intestatario dell’iban legato al conto corrente nel quale era confluita la somma di denaro, ovvero una donna napoletana 32enne gravata da numerose segnalazioni all’Autorità Giudiziaria per truffe attuate con lo stesso modus operandi. La donna, raggiunta dalla Polizia del posto, su delega di questo Commissariato, veniva denunciata in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria competente per truffa aggravata dall’uso di strumenti telematici.

Il 62enne foggiano, con precedenti penali, è stato individuato come l’autore di un’altra truffa online ai danni di un 23enne jesino. Quest’ultimo, dopo aver messo in vendita dei dischi di freni al prezzo di 130 euro, era stato contattato da un soggetto interessato all’acquisto che avrebbe provveduto al pagamento richiesto tramite ricarica della sua carta bancomat. A tal fine, gli chiedeva di recarsi presso uno sportello ATM dove gli avrebbe dato le indicazioni del caso su come operare. Il 62enne gli chiedeva di inserire il bancomat, gli comunicava un numero da digitare persuadendolo che così avrebbe ricevuto la somma di denaro richiesta. Il giorno successivo, il malcapitato, vedendo dai movimenti del suo conto corrente che i soldi non gli erano stati accreditati, ricontattava l’acquirente il quale, tergiversando, giustificava il tutto come disguido invitandolo, stavolta, ad aprire l’app della Home banking dettandogli una sequenza numerica. Al termine della telefonata, il 23enne si era accorto che la sequenza numerica era un iban e che in realtà aveva fatto un bonifico in favore dell’uomo di 848 euro. Ha provato a contattare il soggetto che però non rispondeva più alle chiamate.

Gli accertamenti espletati presso le Poste italiane, hanno permesso di risalire all’intestatario dell’iban legato al conto nel quale erano confluite le somme di denaro ovvero un soggetto della provincia di Foggia 62enne residente a Prato, gravato da molteplici segnalazioni all’Autorità Giudiziaria per lo stesso reato, attuato con analogo modus operandi. L’uomo, raggiunto dalla Polizia del posto, su delega di questo Commissariato, veniva denunciato in stato di libertà per truffa aggravata dall’uso di strumenti telematici.

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