PROMOZIONE – Parla il centrocampista classe ’86 da una vita a Capodarco, sabato trasferta dispendiosa
Da quindici anni veste la stessa maglia. “E gli stimoli sono identici”. Francesco Conte, centrocampista classe ’86, è il capitano della Futura 96. Realtà che ha pochi eguali in Promozione. Conte, invece, è un unicum in un calcio in cui le bandiere non esistono più. “Alla Futura ho trovato persone straordinarie, sono legato a questa società che rispecchia il mio carattere. Lottiamo ogni giorno per ottenere dei risultati”.
E che risultati. Da tante stagioni i rossoblu sono in Promozione. Sabato scorso la squadra di Pennacchietti è partita come meglio non poteva rifilando un poker al Castel di Lama. “Un buon inizio per noi, era importante ingranare e mettere subito in pratica le idee del nuovo allenatore. Abbiamo iniziato in realtà un po’ in sordina, i nostri avversari l’hanno messa sull’entusiasmo e sull’agonismo essendo appena saliti dalla Prima, ma poi abbiamo fatto valere la nostra impronta di gioco. Bel segnale anche i gol dei nostri nuovi attaccanti Salvati e Pistelli, due ottimi ragazzi che vogliono mettersi in mostra”.
In questo weekend sulla strada della Futura ci sarà un’altra matricola, quel Matelica che ha vinto il girone C di Prima Categoria. “Sarà un ottimo test. Partiremo la mattina e torneremo la sera (sorride, ndr), conosciamo poco il Matelica ma i nuovi come Kakuli, Chornopyshchuk, Ribichini li abbiamo incontrati spesso in questi anni. Ci sarà un po’ l’effetto sorpresa da evitare”.
Intanto il ds Daniele Santarelli ha detto di non farsi influenzare dal roboante risultato dell’esordio. “Il nostro ds ha pienamente ragione. Abbiamo anche dimenticato il grande campionato dello scorso anno. Con la società e con lui ho un rapporto di amicizia profondo, mi sento obbligato a dare sempre il massimo. Ogni estate non vedo l’ora di ricominciare un’altra stagione. Da quando dalla Seconda arrivammo in due anni in Promozione mi sono sentito sempre la responsabilità di portare avanti questo progetto. Ma parto ogni volta a fari spenti, senza pensare alla fascia, per conquistarmi il posto“.
