Conflitto di interessi Picenambiente, De Vecchis: “Il sindaco non ha recuperato i soldi”

“Il segretario generale ha scritto a Spazzafumo che le mansioni del servizio partecipate andrebbero assegnate ad altro settore”

Ancora sul presunto conflitto di interessi della dirigente al bilancio del Comune di San Benedetto del Tronto Catia Talamonti. E’ stata presidente della società partecipata Picenambiente dal 25 settembre 2013 al 3 settembre 2019, percependo per l’incarico 80mila euro.

“Un lettera di Picenambiente specifica che l’incarico alla Talamonti è a costo zero. Non so per quale motivo poi le somme siano state pagate alla presidente della partecipata”, i dubbi del consigliere comunale del gruppo misto Giorgio De Vecchis.

“In merito alla vicenda – ancora De Vecchis – il sindaco Spazzafumo a gennaio ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica, due segretari generali e il legale dell’ente hanno scritto che il Comune deve recuperare le somme, ma nulla è stato fatto dal sindaco. Rimango inoltre perplesso del fatto che il primo cittadino a giugno abbia nominato la Talamonti a dirigere il servizio delle società partecipate, dato che a gennaio aveva presentato l’esposto”.

Conclude De Vecchis: “Il 9 settembre 2022 il segretario generale ha invitato il sindaco a valutare l’opportunità di assegnare la funzione partecipate ad altro settore, in quanto sussistono ragioni di opportunità e di convenienza, ma nulla si è mosso”.

Vediamo cosa scriveva Leonardo Collina, amministratore delegato di Picenambiente, in una lettera di risposta ai quesiti formulati il 28 gennaio 2016 dall’amministrazione comunale: “Le retribuzioni e i compensi corrisposti nell’anno 2015 a titolari di incarichi dirigenziali del Comune di San Benedetto del Tronto sono i seguenti: dott.ssa Catia Talamonti, carica di presidente della società, zero euro, in quanto il compenso alla carica pari a 12 mila e 500 euro annui lordi verrà riversato direttamente al Comune di San Benedetto del Tronto nelle modalità che verranno comunicate in prosieguo all’azienda”.

Infine, il bilancio della Picenambiente del 2018 riporta che la presidente della partecipata ha percepito 360 euro di rimborso spese forfettario mensile, mentre il compenso lordo annuo di 12mila e 500 euro non è stato percepito.

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