Conerobus, è caccia agli scrocconi: “Controlli costanti, fenomeno in diminuzione”

Il presidente Muzio Papaveri fa il punto della situazione

Tornano i “portoghesi” sui mezzi della Conerobus ma l’azienda promette battaglia quanto basterà per tornare ai livelli pre covid quando il fenomeno degli scrocconi del biglietto si era sensibilmente ridotto.

A spiegare come stanno andando le cose e il motivo della presenza a bordo dei mezzi della Conerobus di alcune guardie giurate assieme ai controllori il presidente della stessa Conerobus Muzio Papaveri: “Nel periodo antecedente il Covid il fenomeno dei portoghesi, cosi come vengono definite quelle persone che non pagano il biglietto, si era sensibilmente ridotto poi con la pandemia le cose sono cambiate. Un decreto a firma Conte poi confermato dal premier Draghi ha di fatto bloccato i controlli a bordo dei mezzi pubblici cosi come non si potevano acquistare i biglietti dai conducenti dei mezzi. Molta gente si è comportata in modo corretto quasi una fiducia sulla parola ma non sono mancate persone che hanno approfittato di questa situazione ben sapendo che sarebbero rimaste impunite”.

Una situazione che poi è cambiata a partire dal primo aprile con la fine dello stato di emergenza: “Nelle prime settimane ci siamo resi conto che tutto il lavoro svolto nel periodo pre covid, anche con campagne pubblicitarie, era stato quasi del tutto annullato con i portoghesi che si erano di nuovo fatti sotto. Per tale motivo ci siamo rimessi al lavoro controllando quelle linee definite a rischio senza tralasciare quei mezzi, sopratutto gli autosnodati, dove possono trovare posto oltre 100 persone e dove potenzialmente potrebbero esserci il maggior numero di persone prive del titolo di viaggio. Per far fronte a questa nuova offensiva abbiamo messo in campo tutte le risorse umane disponibili a cui si sono aggiunti degli effettivi provenienti da un istituto di vigilanza privata che possono chiedere il titolo di viaggio a bordo dei mezzi ma che non possono fare sanzioni amministrative. A quelle ci pensa se necessario il nostro personale che accompagna queste figure. Nell’arco della giornata siamo arrivati a richiedere anche 8 addetti in supporto al personale della Conerobus. Una cosa è certa gli sforzi portati avanti nel periodo estivo stanno dando i risultati ottenuti, il fenomeno se pur lentamente ha iniziato a regredire”.

Viaggiare senza biglietto significa in caso di controlli pagare una sanzione 40 volte il titolo di viaggio ma nonostante ciò, c’è chi la pensa diversamente: “Un ragazzo è arrivato a collezionare ben 97 multe nel giro di poco tempo e le pagherà tutte dalla prima all’ultima. La nostra è una società pubblica, il sottoscritto amministra soldi della collettività e fino all’ultimo grado di giudizio la Conerobus sarà in prima linea per il recupero delle sanzioni. Resta il fatto che tutto questo meccanismo ha un costo che potrebbe essere impiegato in un altro modo ma è anche vero che il fenomeno se monitorizzato con opportuni accorgimenti è destinato a ridimensionarsi senza dimenticare che la maggior parte dell’utenza paga quanto dovuto per i servizi erogati dalla Conerobus”.

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