“Complimenti all’Atletico Ascoli ma arbitro inadeguato: primo rigore regalato”

ECCELLENZA – Il ds dell’Osimana Giacco ha da recriminare dopo lo 0-2 del Diana: “Non meritavamo di perdere contro un avversario forte”

Il calcio è fatto di episodi, ne sanno qualcosa quelli dell’Osimana, con la formazione giallorossa che domenica pomeriggio ha ceduto per 2 a 0 all’Atletico Ascoli. Una sconfitta quella maturata al Diana che non rende giustizia alla formazione di casa secondo Giovanni Giacco, direttore sportivo proprio dell’Osimana:  “Per prima cosa è doveroso fare i complimenti alla formazione ascolana che ha dimostrato tutto il suo valore ma noi non meritavamo di perdere”.

“Purtroppo ci siamo ritrovati a fare i conti con una direzione di gara piuttosto lacunosa in modo particolare in occasione del primo rigore concesso alla formazione ospite. Un vero regalo ma quello che mi domando per quale motivo dall’inizio della stagione è la quarta volta che ci ritroviamo a fare i conti con una direzione di gara proveniente da fuori regione. A volte questi arbitri che poi magari sono destinati ad andare avanti hanno un metro di misura piuttosto discutibile in modo particolare nei confronti delle squadre che giocano in casa. E’ un po’ quello che è capitato a noi domenica contro l’Atletico Ascoli. Oltre ai due rigori, quattro ammoniti ed un espulso la dice lungo su quello che è accaduto in mezzo al campo”.

Una cosa è certa a fine gara non sono mancati i complimenti da parte del ds giallorosso all’intera squadra dell’Osimana: “Mi sono congratulo per come i ragazzi hanno dato battaglia in mezzo al campo. Avevamo delle assenze ma chi ha giocato ha dato il massimo e pensare che Buonaventura che peraltro non era al meglio e che è entrato nei minuti finali ha avuto la palla per rimettere le cose a posto. Il secondo gol dell’Atletico sempre su rigore è arrivato a ridosso del triplice fischio. Perdere ci può stare ma in questa maniera da fastidio anche per il fatto che la gara è stata decisa da due episodi che hanno un solo protagonista ovvero il direttore di gara”.

Author: Lorenzo Attorresi