ECCELLENZA – Arriva la replica della Jesina al presidente Bonvecchi che aveva parlato di leoncelli provocatori: “Difficile credere che compagine media di 23 anni possa intimidire dei quarantenni”
Dopo le esternazioni del presidente del Chiesanuova Bonvecchi, che ha accusato la Jesina di ”un comportamento poco sportivo da una squadra molto giovane e provocatrice” (leggi il precedente articolo), è arrivata la replica della società di viale Cavallotti.
“Riteniamo inappropriato il commento e del tutto non veritiero – recita la nota della Jesina -. E’ altresì facilmente verificabile, anche dalle immagini della partita trasmessa in diretta TV, che entrambe le squadre hanno avuto un comportamento sportivamente adeguato, simile a tantissime altre partite, tale da non dover mai impegnare la signora arbitro dell’incontro in una benché minima rissa, o più semplicemente raggruppamento di protesta. Il tutto nonostante che, per entrambe le squadre, siano stati annullati, giustamente rivedendo le immagini, due goal ciascuna”.
“Fa inoltre riflettere come una compagine molto giovane come la nostra, di soli 23 anni di età media e un solo giocatore in campo con più di 25 anni, possa “intimidire o provocare” un gruppo di giocatori esperti di 27 anni medi di età con addirittura due giocatori di oltre 38 anni. Nulla inoltre è successo a fine partita dove tutti i giocatori e tutti i dirigenti e allenatori in campo si sono salutati reciprocamente anche con la terna arbitrale. Le immagini sono inequivocabili”.
“Infine ricordiamo al sig. presidente del Chiesanuova che nella tribuna del settore di casa non erano presenti i nostri tifosi, ben individuabili nel settore ospite, bensì circa 15 persone tra giocatori che non hanno fatto parte dell’incontro perché non disponibili, dirigenti, presidente e accompagnatori, come da sempre avviene in tutte le partite di questi campionati in segno di ospitalità della squadra avversaria e come da indicazioni del vostro staff all’ingresso dello stadio. Tanto dovevamo a precisazione di come si è svolta la partita e di come sono non accaduti i fatti”.
