Colavitto: “Sono un operaio del club ma rispondo solo della mia coscienza”

SERIE C – I caldi giorni in casa Ancona, la piazza rumoreggia per gli ultimi due mesi nerissimi

Una vittoria nelle ultime dieci giornate, appena due punti nelle ultime cinque partite, blitz che manca dal 31 gennaio, passi falsi in casa dell’Imolese penultima e dell’Alessandria quartultima, oltre a tre posizioni perse in classifica. Sono deludenti i numeri degli ultimi due mesi e mezzo per l’Ancona che ha vissuto un giovedì prepasquale nerissimo incassando tre reti dall’Alessandria in un tempo e terminando in doppia inferiorità numerica per le espulsioni dei centrali difensivi De Santis e Mondonico, entrambi giunti al terzo cartellino rosso in campionato. La piazza rumoreggia e la stessa società s’interroga su un’involuzione inattesa, arrivata proprio nel momento del decollo, dopo il successo casalingo contro la Reggiana che aveva acceso sogni di gloria. Non è più così solida la posizione di Gianluca Colavitto, oggetto di valutazioni nel consiglio d’amministrazione riunitosi alla presenza del direttore sportivo Francesco Micciola. Ogni decisione è stata rinviata a martedì per permettere a tutte le parti in causa di effettuare una corretta analisi della situazione attuale.

Nel dopopartita il mister ha recitato il mea culpa per la debacle. “È la prima volta da quando ci sono io che la squadra non è scesa in campo – ha affermato – e mi assumo tutte le responsabilità per la sconfitta. Evidentemente non ho preparato bene la gara e mi auguro che la sonora lezione rimediata mi faccia crescere”. Dopo la prima espulsione fa discutere il mancato ingresso di un centrale difensivo, spedito invece in campo sullo 0-3 a risultato ormai compromesso. “Ho fatto scaldare Mondonico e Fantoni e in quei minuti abbiamo preso altri due gol. Se avessimo lavorato bene senza palla, al di là degli interpreti, non staremmo affrontando certi discorsi”. Colavitto sa di essere finito sul banco degli imputati, ma non si lascia condizionare. “Sono un operaio del club – ha concluso – e posso aspettarmi di tutto, ma devo rispondere solo e esclusivamente alla mia coscienza. I momenti difficili bisogna saperli superare tutti insieme. La squadra è stata sempre sul pezzo: abbiamo comunque totalizzato 55 punti, mancano due partite alla conclusione del campionato e vedremo cosa riserverà il finale. Mi dispiace enormemente aver deluso i tifosi che si sono sobbarcati tanti chilometri e di non aver regalato loro una buona Pasqua sotto il profilo calcistico”.

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