PRIMA CATEGORIA – Il numero uno della società: “Molti rimpianti per il nostro campionato, la sosta meteo non ci voleva”
di Sara Santacchi
Un altro stop a causa della neve rimanda le gare dei Campionati regionali al prossimo fine settimana (10-11 marzo). Un rinvio che, seppur condiviso, non fa gridare di gioia le squadre che stavano dando continuità ai risultati, come la Cluentina del presidente Marcolini, in zona play out nel girone C di Prima categoria, ma partita con ben altre ambizioni.
Presidente Marcolini, pesa questa sosta obbligata?
“In sé per sé la vedo negativa perché venivamo da un momento positivo per cui sarebbe stato bello dare continuità, però le condizioni meteo lasciano poco da dire, non ci sono proprio le condizioni per giocare. Noi stessi non avremmo potuto giocare quindi è stata una decisione saggia quella presa dal Comitato regionale. Certo, considerando i recuperi da programmare giocheremo anche gare infrasettimanali e nel nostro girone già il 28 marzo è in programma un turno aggiuntivo in mezzo alla settimana. A questi livelli giocare ogni tre giorni non è mai semplice, ma si fa e ci si organizza”.
Come valuta questo Campionato, diverso dagli altri anni per la presenza della Civitanovese?
“Veniamo da tre stagioni nel girone C in cui regnava l’equilibrio assoluto, in cui play off, play out e addirittura la vittoria del Campionato si decidevano all’ultima giornata. Quest’anno ci siamo ritrovati con una squadra destinata a vincere come la Civitanovese, che ovviamente ha scombinato diversi piani, e la sorpresa Valdchienti Ponte che sta tenendo tutto acceso. Sarà un testa a testa e dietro hanno fatto il vuoto. E’ un Campionato diverso, in cui tra tre o quattro giornate qualche squadra non si giocherà più nulla perché sarà già fuori dalla lotta play off. In questi casi il calendario fa la differenza”.
Ciò perché la regola dei 10 punti stabilisce che la seconda in classifica se avrà tale distanza dalla terza, acceda direttamente alla finalissima play off. Giusto premiare chi lo merita o no?
“La regola dei 10 punti è sacrosanta perché è giusto premiare chi lo ha meritato. E’ innegabile però che se all’improvviso in una categoria piomba una società, come è capitato quest’anno, che non c’entra nulla con questo Campionato, la forza che ha cambia completamente l’iter della stagione proprio perché non è alla pari delle altre società”.
Qualche rimpianto per il Campionato della Cluentina?
“Si. Basti pensare che abbiamo perso punti nelle ultime 8 partite tra l’88’ e il 94′. Abbiamo fatto un Campionato al di sotto delle aspettative, forse. Avevamo dichiarato che puntavamo a una posizione d’onore, in piena zona play off. Siamo in zona play out, qualcosa non è andato”.
Cosa?
“Abbiamo fatto qualche scelta sbagliata in società. A questo si è aggiunta una serie di infortuni, al di là di ogni immaginazione: da fine novembre alla fine del girone di ritorno ci siamo presentati in 11 contati con una rosa di 23 giocatori tutti di livello. Dopo il cambio di allenatore in realtà abbiamo dovuto affrontare una mancanza di forze che abbiamo cercato di recuperare nel mercato di riparazione. Ci ritroviamo ad oggi in cui stiamo recuperando i giocatori, ma nei minuti finali caliamo perché non abbiamo i minuti sulle gambe. Tutto ciò ha influito anche sull’aspetto psicologico”.
Il cambio allenatore ha portato la scossa che desideravate?
“Si. Ai punti potrebbe non sembrare, ma ha dato una sua impronta tangibile all’aspetto mentale che iniziava a pesare. I ragazzi stanno lottando e non mollano di un centimetro”.
Quali squadre, secondo lei, saranno coinvolte nella lotta play out?
“Da Pioraco in giù secondo me saremo tutte immischiate. Io scommetto sulla salvezza della Cluentina: sono sicuro che ci salviamo”.
