ECCELLENZA – Il tecnico dell’Alma Fano, Aiello: “Non sono scusanti ma mancano calciatori e siamo partiti in ritardo, partite così possono starci”
Umori contrapposti al termine dei novanta minuti nei sotterranei dell’Helvia Recina-Pino Brizi. Se da un lato c’è grande entusiasmo in casa Maceratese (LEGGI QUI), dall’altra c’è tutt’altro umore in casa Alma Juventus Fano che incassa la seconda sconfitta consecutiva in campionato, con il futuro che in casa granata appare sempre più nebuloso e incerto, in attesa di rinforzi dal mercato che possano innalzare il livello qualitativo di una rosa giovane e inesperta. Non aiuta neanche la situazione fuori dal campo, con i pochi tifosi giunti da Fano che ieri hanno esposto striscioni contro la società, con a capo il presidente Salvatore Guida, presente in tribuna a seguire da vicino la sua squadra.
Ai nostri microfoni l’allenatore dell’Alma, Antonio Aiello, analizza così la partita e la situazione e il momento che stanno vivendo i granata: “Noi abbiamo iniziato la preparazione il 20 di Agosto e quindi siamo un mese e mezzo indietro rispetto alle altre. Fino al 31 Luglio non sapevano se partecipavamo al campionato di Eccellenza. Abbiamo costruito una squadra tra mille difficoltà ma secondo me molto competitiva e vi spiego perché. Noi ieri, Mercoledì e Domenica scorsa avevamo fuori sette giocatori titolari anche se non mi piace questa parola per non offendere gli altri ragazzi. Questi giocatori sono giocatori europei e si sta facendo fatica a tesserarli, ma siamo in dirittura d’arrivo. Bisogna solo fare un applauso a questi ragazzi perché la prima partita abbiamo perso due a zero su due episodi che nel calcio difficilmente capitano. La prima partita è stata un po’ ridicola sotto certi aspetti e non meritavamo di perdere. Oggi per i valori espressi in campo, la Maceratese ha giocato meglio e ha meritato di vincere“.
“Abbiamo una rosa molto corta che stiamo cercando di bilanciare con una preparazione e un carico di lavoro importante, il tutto dopo la partita di Mercoledì in Coppa Italia, contro una squadra attrezzata, che potevamo vincere tranquillamente con gli effettivi di oggi. Di conseguenza bisogna fare tesoro e i ragazzi non si devono demoralizzare perché comunque non è facile in questo campionato perché ci sono squadre accreditate che giocano insieme da anni e non hanno avuto i problemi che questa situazione ci ha creato. Non sono scusanti perché chi sa di calcio capisce. Fino a Mercoledì ci hanno fatto tutti i complimenti. Non è bello perdere, ma ieri ci poteva stare anche se eravamo al completo perché la Maceratese è una buona squadra. Spero che al più presto di fare vedere la nostra rosa al completo. Abbiamo fuori Tassi, un attaccante che ha fatto sempre la Seria A in Bulgaria, i tre difensori centrali che giocavano l’anno scorso in Serie C in Olanda e un altro centrocampista e questo poi ti fa giocare come ieri con la squadra tutta fuori ruolo, così come anche Mercoledì e Domenica scorsa. È tutta una situazione che nel complesso crea scompensi, ma non sono scusanti perché comunque meriti alla Maceratese ha giocato meglio e ha meritato. Giocare con questa clima ostile esterno cosa comporta? Abbiamo fatto cerchio costruendo la nostra barricata. Oramai ci abbiamo fatto l’abitudine, anche se non è bello da dire. Gli striscioni? Di queste cose se ne occupa il presidente e non voglio entrare in merito. Siamo dispiaciuti perché il calcio è di tutti e dei giovani e quindi queste cose non aiutano a prescindere”.