Clementi: “Perse le partite decisive, devo riflettere sulla pressione emotiva”

SERIE D – Le parole del tecnico della Vigor

È un Aldo Clementi abbattuto quello che si presenta in sala stampa al termine della finale persa contro il Fano al Bianchelli dove per mesi i risultati ottenuti dalla squadra rossoblu ha permesso di coltivare la speranza di raggiungere la vetta, diventata illusione solo all’ultima giornata di campionato: “Le due partite, quelle decisive, quelle importanti che poi fanno la differenza sui tabellini, le ho perse, le abbiamo perse. Nel momento decisivo come a Montegiorgio abbiamo perso, oggi dovevamo vincere e abbiamo perso, quindi io una critica a me stesso la faccio. Una critica forte, non è la prima volta che faccio i play off e sembra non sia roba per me, sono abbastanza amareggiato oggi perché quando riesci comunque a giocare così le partite le devi portare dalla tua parte. Detto questo faccio i complimenti, come già fatto prima della partita, li rinnovo alla fine al Fano, che è un gruppo bello coeso che ha una grandissima idea di gioco. Hanno capitalizzato molto bene il vantaggio al primo minuto e giustamente esultano e a noi non resta che spiegare perchè abbiamo perso. Sono amareggiato perché è stato un cammino molto bello, ma quelle che mi rimangono negli occhi sono le sconfitte di Montegiorgio e di oggi”.

Ieri in particolare la Vigor ha dovuto fare i conti con la malasorte che l’ha portata a centrare tre volte la traversa della porta granata: “Non mi sono mai troppo soffermato sugli episodi, c’è stato anche un grande portiere avversario che fa parte dell’aspetto tecnico, del bagaglio tecnico degli avversari, per quanto eravamo superiori nel primo tempo a livello di gioco dovevamo capitalizzare, una squadra forte che entra in area così tante volte, che tira così tante volte debba essere in grado di fare gol”.

Clementi ci tiene però a provare ad esprimere le emozioni provate: “Ovvio non voglio rovinare questa domenica. Personalmente viverla è stato un grande privilegio, essere sulla panchina della Vigor Senigallia, la squadra della mia città, in una sfida così bella, così piena di calcio di tifosi, nostri e loro, due tifoserie vere, lo stadio quasi pieno. Sono esperienze di vita che non pensavo di potermi permettere, non pensavo di poter arrivare a godermi queste cose, quindi io mi porto via una bella esperienza, però da un punto di vista sportivo la sconfitta c’è e comunque me la sottolineo. Poi siamo qui a parlare di una bella stagione, tutto bello, però abbiamo perso la finale”.

L’accenno del tecnico è alla pressione emotiva a cui inevitabilmente si sente sottoposto per essere alla guida della squadra della città dove è cresciuto, che apre anche il discorso sulle sue decisioni in vista della prossima stagione: “Non è di certo una questione di stimoli, quando alleni la squadra per cui fai il tifo li stimoli li trovi sempre. La Vigor è una società seria con una programmazione, ma devo essere sicuro anche io di poter reggere dal punto di vista delle emozioni questo ruolo. La sconfitta di Montegiorgio ancora non mi fa dormire. Per cui non chiedetemi cosa succederà tra qualche mese, il futuro non è scritto – chiude, con un sorriso, il tecnico citando il suo eroe musicale, il cantante dei Clash, Joe Strummer.

Sergio Brizi
Author: Sergio Brizi

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