Civitanovese, una domenica da film horror

ECCELLENZA – Accredito negato a una nostra collaboratrice e nessuna possibilità di andare in sala stampa “perché non siete graditi”. Il motivo? Aver indagato (senza neanche scrivere un articolo) su qualche malumore verso il tecnico Alfonsi

Una domenica da film horror per la Civitanovese. Sia per quanto successo in campo, ma soprattutto per quello che è successo fuori dal campo e nei confronti della nostra testata. In campo i rossoblu hanno perso 1-0 contro il Castelfidardo (privo di tre squalificati) e con la concomitante vittoria del Montefano sono scesi al secondo posto (viola avanti di un punto a quattro gare dalla fine) ma sono cose che possono succedere e lasciano comunque tutto aperto. Ciò che invece non può, e non deve succedere, è il trattamento riservato (per la prima volta nella storia della Civitanovese) alla nostra testata. In mattinata l’addetto stampa del club, Massimo Giulietti, ha negato l’accredito a una nostra collaboratrice che avrebbe dovuto seguire il match. Francamente inizialmente pensavamo a uno scherzo, sapendo i rapporti sempre cordiali e positivi con tutti i membri del club. Cercando di scoprire i motivi dell’accesso negato (non regge la scusa della tardiva modalità di richiesta, medesima di tutte le precedenti) ci viene detto che la motivazione va rivista nel comportamento scorretto utilizzato dal sottoscritto. La mia “colpa” è stata quella di aver indagato in settimana sottotraccia su una notizia arrivata in redazione. Una fonte ci aveva detto di indagare sulla posizione del tecnico Alfonsi. E noi così abbiamo fatto, come facciamo per qualsiasi notizia. Si verifica e poi se si ritiene opportuno si pubblica l’articolo. In quella circostanza, pur percependo che c’era qualcosa che non andava, abbiamo ritenuto opportuno non pubblicare nulla. Ma evidentemente al club non è andato giù il fatto che ci siamo mossi per fare onestamente e in maniera seria il nostro lavoro. La nostra collaboratrice oggi ha pagato il biglietto e non è stata fatta accomodare in sala stampa. Il clou però arriva a fine partita. Chiaramente l’intento della nostra collaboratrice era quello di fare le interviste ai due tecnici ma, purtroppo, la giovanissima collaboratrice viene stoppata “perché non siete graditi” e quindi non può svolgere il proprio lavoro. Quanto è successo oggi è inqualificabile e inquietante. Perché una società blasonata come la Civitanovese non può permettersi di fare questi scivoloni. Ci auguriamo che faccia parte di una di quelle domeniche storte che iniziano male e finiscono peggio altrimenti non riusciamo, anche impegnandoci, a trovare una spiegazione a quanto accaduto. Nel frattempo, cercando di svolgere il lavoro giornalistico nel miglior modo possibile andremo alla ricerca della composizione societaria e della divisione delle quote del club oltre a capire come mai da un momento all’altro un talento come Cesario Mangiacapre, 2006, è sparito dai radar. Chissà cosa sarà successo.

Andrea Busiello
Author: Andrea Busiello

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