ECCELLENZA – Dall’accordo con Bugiardini all’arrivo dell’ex Samb: come cambiano i rossoblù?
di Aldo Caporaletti
Scelta a sorpresa alla Civitanovese del nuovo allenatore, chiamato a sostituire Nocera che alla vigilia del derby di Coppa con la Maceratese aveva lasciato la squadra. A ricoprire l’incarico è stato chiamato il 50enne sambenedettese, Sante Alfonsi, ex Samb e Porto d’Ascoli, il cui nome non figurava tra i “papabili”. Ieri pomeriggio (allenamento diretto dal tecnico della Juniores, Cottone), il nome che primeggiava nei discorsi degli sportivi era quello dell’ex giocatore rossoblu Bugiardini. Luigi Bugiardini che la tifoseria ricorda alla guida del Monturano (diesse Sfredda), che due stagioni fa, sul campo neutro di Porto Sant’Elpidio, eliminò la Civitanovese di mister Vagnoni nei playoff (4-1), con la dirigenza rossoblu costretta ad abbandonare “mogia” lo stadio. Con Bugiardini c’era “accordo su tutto” senza “ostacoli economici”: è lo stesso tecnico sangiorgese a rivelarlo. La dirigenza s’era riservata, però, di valutare un altro profilo ed è lì che è caduta la scelta: Alfonsi.
Il contatto con Baldassarri, ex rossoblu in Serie C, sembra si sia risolto in un “pour parler”, con un tecnico solito frequentare categorie superiori (ultima stagione al Montegiorgio). Con De Filippis, notato domenica, in gradinata, ad assistere al derby con la Maceratese, si è trattato solo di un “riavvicinamento”, dopo le “parole di fuoco” verso la dirigenza con cui egli aveva commentato il suo esonero. Era stato patron Profili ad escludere, a fine derby, il ritorno del tecnico di Terracina. Sante Alfonsi nelle due ultime stagioni ha allenato la Samb in Serie D: nella prima, chiamato dalla Juniores a conclusione dell’andata, ha condotto la squadra ai playoff. Confermato per quella successiva, è stato esonerato e poi richiamato in servizio nella prima parte del campionato, per poi dimettersi, all’inizio del 2023, travolto dalla crisi della gestione di patron Renzi. Nel complesso, nell’esperienza alla guida della Samb, Alfonsi, ha sommato: 20 vittorie, 9 pareggi e 7 sconfitte. Nelle due stagioni precedenti, invece, mister Alfonsi aveva allenato il Porto d’Ascoli in Eccellenza. Nella prima, anche in questo caso subentrato nella parte iniziale dalla Juniores, ha terminato il campionato al secondo posto, mentre nella seconda ha conseguito la salvezza.
Alla Civitanovese, Alfonsi ritrova alcuni giocatori che ha avuto a Porto d’Ascoli: Testa, Passalacqua,
Spagna, venendo a formare con loro nella squadra rossoblu una “colonia di ex” sambenedettesi. Nel pomeriggio il mister ha diretto il primo allenamento alla Civitanovese, in preparazione della prima di Eccellenza, domenica al Polisportivo, con l’Urbino. La squadra del tecnico Ceccarini, rafforzata dal mercato e pronosticata per l’alta classifica, ha “ciccato” il match di Coppa con la “mina vagante” l’Urbania (4-2), travolta dall’ennesima doppietta di Mangiarotti. Cusimano e compagni punteranno al riscatto, per non rimanere attardati sin dall’inizio del torneo. Il modulo prediletto dal tecnico Alfonsi è il 4-3-3, perciò a centrocampo spazio alle mezzali, di fianco ad un mediano e in attacco un centravanti sostenuto da due esterni. Una disposizione diversa da quella di mister Cottone, mostratasi efficace nel derby di Coppa: a centrocampo due mediani con gli esterni pronti ad unirsi alle due punte in fase d’attacco. Dato per imminente un summit di chiusura mercato: manca qualcosa in attacco, un’alternativa al centravanti Spagna.
