PROMOZIONE – La società rossoblu si rinforza nel reparto difensivo con l’arrivo dell’argentino Franco Federico
di Enrico Costantini
Dopo la delusione di tutto l’ambiente rossoblu per non avere portato a casa i tre punti nella gara casalinga di domenica contro il Montecosaro, la Civitanovese ha ripreso ad allenarsi. Prima della seduta pomeridiana, la società si è confrontata con squadra e staff tecnico per cercare di stimolare tutti a dare il massimo nelle ultime 9 gare che restano da qui alla fine del campionato. Ieri dicevamo che la squadra era mancata di personalità e per questo ha fallito troppo spesso le occasioni che ha avuto a disposizione. Inoltre, secondo il nostro modesto parere e lo diciamo dall’inizio del campionato, ha troppi trequartisti e l’assenza di una vera punta centrale si fa sentire. Seppur “furia” Ribichini agisce da perno centrale, per fisico e caratteristiche non è il ruolo che predilige dovendo subire tanti falli. Corre in lungo e in largo per coprire tutto il fronte offensivo e quando arriva alla conclusione ha poca lucidità a causa del grande lavoro che svolge per la squadra. Se non fa gol lui per la Civitanovese sarebbe notte fonda. Per questo servirebbe come il pane un centravanti che possa dargli una mano a fare la “guerra” nel cuore delle difese avversarie. Al limite se i trequartisti avessero dimestichezza con il gol, si potrebbe sopperire al problema. A noi però, piace ragionare anche con i numeri: di solito per vincere i campionati oltre a non prendere gol una squadra ne dovrebbe realizzare complessivamente tra i 40 e i 50. Malgrado la buona volontà, non riusciamo ad individuare, eccezion fatta per “Furia”, giocatori con notevoli qualità realizzative. Poi, secondo il nostro parere, lo spogliatoio dovrebbe lasciare perdere i personalismi e ragionare all’unisono facendo gruppo e condividendo gli stessi obiettivi, queste qualità viste da fuori non sembrano essere condivise da tutti. Anche il tecnico dovrebbe metterci del suo cercando di ricompattare lo spogliatoio spronandolo a dare il meglio in queso ultimo scorcio di campionato, mettendo da parte le individualità trovando un pizzico di coraggio nel lasciar fuori chi non se la sente oppure chi non è al meglio della forma. Noi non condanniamo gli errori che si possono commettere in campo, ma la supponenza di tutti. Per raggiungere i risultati ci vuole sacrificio e umiltà da parte di tutti, dal più giovane al più anziano, passando per lo staff tecnico fino al magazziniere. Se il gruppo non è unito non solo si potrebbe compromettere la possibilità di qualificarsi ai playoff ma, si rischierebbe di compiere solo una grossa figuraccia. Arrivando allo stadio, abbiamo visto allenarsi con il gruppo un volto nuovo, pensavamo fosse una punta, invece è Franco Federico, difensore centrale argentino con passaporto italiano di 22 anni che dovrebbe essere tesserato nei prossimi giorni. Dunque, non proprio quello di cui la squadra avrebbe avuto bisogno.
Author: Alessandro Molinari
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