Civitanovese, l’effetto Da Col è già svanito

POST GARA – La sorte non aiuta e la sconfitta con l’Atletico Ascoli fa riemergere i fantasmi di inizio stagione

di Enrico Costantini

13 gol fatti 14 subiti. Sono numeri impietosi che fanno capire le difficoltà della Civitanovese in questa prima parte della stagione. Vero anche che contro l’Atletico Ascoli la dea bendata si è scagliata contro gli uomini di Da Col con i due legni colpiti e con l’incerto direttore di gara che ha macchiato la sua prestazione con una decisione inopportuna, quando al tramonto del primo tempo ha lsciato battere il calcio d’angolo per poi non far concludere l’azione che aveva portato al gol di Filippini, di conseguenza non convalidato perché il cervellotico direttore di gara aveva fischiato senza aspettare che si concludesse l’azione. Con questo non vogliamo dire che la sconfitta sia maturata per colpa degli episodi contrari o delle decisioni del direttore di gara. L’Atletico Ascoli ha meritato di uscire dal Polisportivo con in tasca i tre punti che le permettono di scavalcare nella graduadatoria proprio i rivieraschi. Infatti, dopo quattro giornate, sembra che sia svanito l’effetto Da Col il quale, per quanto ci metta impegno e professionalità, non può sopperire alla pochezza tecnica e d’esperienza della squadra che allena, sopratutto per quanto riguarda il pacchetto arretrato che troppo spesso ha amnesie imbarazzanti e pregiudicano l’andamento dello partite. Il cambio allenatore sembrava avesse dato i suoi frutti in attesa della riapertura delle liste, invece dalle rape è impossibile estrarre il sangue. La società avrebbe dovuto agire tempestivamente e individuare quei giocatori da tesserare e subito schierare per dare solidità a una squadra in chiara difficoltà. Invece, tranne per Armellini, i vertici societari temporeggiano precludendo la risalita, intanto il Valdichienti vola meritatamente in vetta alla classifica in virtù di scelte oculate nella costruzione della squadra e di un tecnico che nella sua terra ha fatto sempre benissimo. Noi non vogliamo crocifiggere De Filippis prima o Da Col poi, anche perché il materiale messo a disposizione non è adatto per primeggiare e crediamo che il tecnico di Corridonia stia facendo miracoli per tenere a galla la barca. Con i proclami non si vincono i campionati perciò è tempo che i responsabili societari intervengano al più presto se hanno le idee chiare altrimenti, se sono ancora in confusione, addio sogni di gloria. Emiliano Da Col deve essere messo in condizione di lavorare mettendogli a disposizione quei giocatori che gli possano dare la possibilità di portare fuori dalle secche la nave che attualmente rischia di incagliarsi nei fondali bassi della classifica, ma per fare questo tutti debbono fare il salto di qualità e remare nella stessa direzione. Chi è nella cabina di comando deve tracciare la rotta e dare un’impronta di professionalità altrimenti si pensa da professionisti ma si agisce come dilettanti allo sbaraglio. Le promesse vanno mantenute con i fatti altrimenti sono solo parole. Parole in libera uscita. Oltre ai giocatori di qualità eccelsa da mettere a disposizione allo staff tecnico, c’è da risolvere il problema del campo per gli allenamenti perché malgrado i nostri appelli il manto del Polisprtivo, durante la settimana è off-limits e questo è un’altro grosso problema perché allenarsi tutta la settimana sul sintetico di dimensioni diverse  del Ciccarelli senza mettere mai piede sul manto erboso adiacente molto più grande, i giocatori perdono le misure delle giocate e la domenica quando si disputano le gare non mancano di certo le difficoltà ed  è come se la Civitanovese giocasse tutte le partite in trasferta e questa è un’altra anomalia che ancora nessuno riesce a risolvere. Per essere grandi bisogna esserlo in tutto, altrimenti lo si è soltanto a parole e i sogni di gloria diventano  un miraggio.

Author: redazione