Civitanovese, Catinari fuori rosa?

PROMOZIONE – Clima caldo in casa rossoblu dopo il ko di Treia. Il giovane centrocampista sembra esser stato messo ai margini

di Enrico Costantini

Sabato a Treia è arrivata la prima sconfitta della Civitanovese in questa stagione e immancabilmente a fine partita il temporale si è abbattuto sul tecnico e sulla squadra. Chi sa di calcio aveva capito che già da diverse domeniche il campanello d’allarme era suonato, solo che i risultati mascheravano le prestazioni non del tutto positive specialmente nei primi tempi delle precedenti gare giocate (tranne quella di Loreto) quindi chi si era illuso che la squadra era una corazzata, la sconfitta è stata un trauma.

La Civitanovese, lo abbiamo più volte scritto è una buonissima compagine se è al completo e tutti remano allo stesso verso, se al tecnico mancano tre pedine che noi riteniamo fondamentali, come Martins, Franco e Galdenzi, cominciano i problemi e così è stato ampiamente dimostrato nella partita contro la Palmense. Infatti noi alla fine di quella partita nell’intervista con il mister avevamo messo in risalto che la panchina è troppo corta per una squadra che vuole rimanere al vertice della classifica. Cosi sabato i rivieraschi hanno lasciato i tre punti ad una squadra l’Aurora Treia che veniva da tre sconfitte consecutive e non aveva intenzione di lasciare ancora punti agli avversari e quindi scesa in campo motivatissima. Il tecnico De Filippis a fine gara ai microfoni di tribuna stadio (a noi piace citare le fonti per rispetto del lavoro di colleghi che ogni fine settimana, sia con il sole o con il freddo sputano sangue per fornire un grande servizio agli sportivi, cosa che non fanno commentatori da poltrona, i quali sfruttano il lavoro degli altri standosene comodamente a casa e poi scrivono parola per parola le dichiarazioni che fanno i protagonisti a fine gara).

Dicevamo di De Filippis il quale onestamente ha dichiarato: “Abbiamo sbagliato l’approccio alla partita come ci succede spesso. Quindi abbiamo regalato un tempo agli avversari i quali approfittando di una grossa ingenuità dei nostri difensori, hanno regalato il primo rigore. Cosi siamo andati sotto, poi secondo me – ha continuato il tecnico – il secondo penalty è stato un regalo dell’arbitro, il quale ci ha fortemente penalizzato, sia su questo episodio, sia quando ci ha annullato il gol del pari che dalla panchina mi era sembrato regolare. Così a metà gara eravamo sotto di due gol senza che i nostri avversari, su azione avessero mai tirato in porta. Nel secondo tempo abbiamo cercato di recuperare lo svantaggio ma abbiamo sbagliato tanto quando ci siamo procurati azioni favorevoli e il gol con il quale abbiamo accorciato le distanze lo abbiamo realizzato troppo tardi e abbiamo perso una partita incredibile”.

Che il secondo rigore sia stato concesso all ‘Aurora, sia stato un regalo dell’arbitro è stato ammesso da tutti i commentatori che erano presenti allo stadio. A proposito dei direttori di gara che sono stati designati a dirigere la Civitanovese ci chiediamo come mai gli adriatici nelle prime 6 gare di campionato hanno avuto 3 arbitri da fuori regione? I quali potranno essere anche bravi, ma i nostri non sono inferiori a nessuno, con il vantaggio però che conoscono le realtà della regione nella quale vivono per questo le scelte fatte non ci trovano d’accordo. Con questo non affermiamo che la sconfitta maturata è colpa del direttore di gara ma certamente è un’anomalia non di poco conto. A fine partita c’è stata una contestazione di alcuni tifosi al tecnico perché ha schierato alcuni giocatori al posto di altri, anche il Presidente Profili infuriato per la sconfitta non è stato tenero con i giocatori minacciando provvedimenti alla riapertura del mercato, poi continuata a Civitanova davanti allo stadio all’arrivo del torpedone che riportava a casa i rossoblu con in testa un genitore di un ragazzo. Da qui sembra che Catinari sia stato messo fuori rosa. Questo è quello che ci è stato riferito, però speriamo che ci sia un ripensamento perché il ragazzo è bravo e serio e non può essere vittima di un momento di ira dovuto dal fatto che il genitore, essendo tifoso acceso della Civitanovese si sia lasciato andare, anche perché lo conosciamo personalmente ed è una gran brava persona, mai fuori dalle righe.

Matteo Catinari

È chiaro che questo clima non dà serenità al gruppo e al tecnico che deve trovare soluzioni adeguate per riprendere il cammino anche perché soprattutto la società deve cercare di rasserenare l’ambiente e non fare gli ultras. Noi abbiamo sempre sostenuto che una società con gli attributi si vede nei momenti difficili, quando anziché buttare benzina getta acqua sul fuoco, e’ chiaro che per fare questo occorre spogliarsi dai panni del tifoso e vestire quelli della saggezza perché solo così si ottengono traguardi e risultati.

Noi qualche settimana fa avevamo sentito puzza di bruciato e quindi scritto che per raggiungere risultati importanti tutte le componenti dovevano stare al loro posto e di fare ciò che gli compete senza sovrapporsi e invadere lo spazio degli altri, prevedendo difficoltà all’arrivo della prima pioggia. Invece si è già scatenato un temporale che non porta sicuramente lontano, quindi ogni componente deve fare il suo e farlo bene altrimenti sarà ancora una stagione tribolata.

Alessandro Molinari
Author: Alessandro Molinari

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