PROMOZIONE – Amarezza in casa rossoblu per il pari interno contro il Corridonia
di Enrico Costantini
Una brutta Civitanovese pareggia al termine di una partita che ha visto gli adriatici soffrire al cospetto di un Corridonia molto ordinato e ben messo in campo dal tecnico Martino Martinelli. De Filippis ritrova Miramontes che ha scontato le due giornate di squalifica e lo mette largo nel suo 4-2-4 ma non riesce a contenere un Corridonia molto tonico che ha aggredito gli enormi spazi che aveva a disposizione a centrocampo e sopratutto arrivava sempre prima sulle seconde palle. La formazione rossoverde inoltre è stata molto brava sulle palle inattive, infatti dopo appena 8 minuti su una punizione laterale ha realizzato un gol poi annullato per fuorigioco. Si pensava che il campanello d’allarme scuotesse i giocatori di De Filippis, invece sempre su palla inattiva (calcio d’angolo) gli ospiti sono passati meritatamente in vantaggio. Il gol non ha cambiato l’atteggiamento dei locali i quali sono andati ancora di più in confusione. Le difficoltà erano soprattutto a centrocampo perché Mercanti e Vecchiarello erano presi in mezzo e non riuscivano né ad interdire e neanche a costruire gioco quindi tutti i reparti andavano in sofferenza. Il tecnico De Filippis ha cercato di porre rimedio con alcuni atteggiamenti tattici e la situazione dopo la mezz’ora è migliorata e prima della fine è arrivato il pareggio in modo rocambolesco e con la complicità dell’arbitro (decisamente non all’altezza perché nei novanta minuti è riuscito a scontentare tutti) il quale non ha fischiato una vistosa trattenuta di Ribichini all’avversario e da quella situazione è arrivato il pareggio con le inevitabili e sacrosante proteste della panchina del Corridonia costate l’espulsione di un dirigente.

Nel secondo tempo grazie allo spostamento di Miramontes al centro del campo la situazione è migliorata e si è vista la vera Civitanovese. Quindi bravo il tecnico De Filippis a cambiare in corso d’opera così è arrivato il vantaggio meritato di “Furia” Ribichini, poi però è arrivato su una situazione che si poteva gestire meglio il maledetto calcio d’angolo che per il Corridonia le palle inattive sono state dei rigori e Maccioni non ha lasciato scampo e quindi pareggiato. Alla fine il tecnico laziale aveva un diavolo per capello e schiumava rabbia contro i suoi perché per almeno 35 minuti del primo tempo ha rivisto la Civitanovese discontinua, molle e senza idee dello scorso anno ed è tornato lo spauracchio e la discontinuità di rendimento già conosciute che non porta da nessuna parte. È chiaro però che secondo noi dovrà rivedere il modulo e adattarlo secondo gli uomini a disposizione. Siamo solo alla terza giornata del campionato ed è inutile fare processi, perché il Corridonia ha dimostrato di essere una buonissima compagine, allenata da un bravo tecnico e pareggiare ci può stare però ha suonato il campanello d’allarme perciò è bene porre subito rimedio altrimenti se si ripercorre la strada della discontinuità come la passata stagione non si va da nessuna parte. Poi ci permettiamo di dire al tecnico che un giocatore come Galdenzi, capace di saltare sempre l’uomo e creare superiorità numerica dovrebbe stare sempre in campo. Insomma ieri relativamente al primo tempo la squadra è apparsa distratta forse da situazioni che non c’entrano nulla con il campo, ma che poi si riflettono all’interno del rettangolo di gioco durante le partite perché come spesso si usa dire non si vive di solo pane, a volte serve il companatico.

Author: Alessandro Molinari
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