L’intervista a Francesco Mencucci, il wedding designer promotore dell’iniziativa insieme all’Associazione Commercianti Centriamo
“Dire si” con il mare e la sabbia sotto i piedi: da aprile ad ottobre sarà possibile anche a Civitanova Marche, che diventa “wedding destination”. Definizione che viene usata per indicare che un matrimonio si celebra al di fuori dal luogo di residenza della coppia. Un’iniziativa proposta dall’Associazione Commercianti Centriamo e dal Wedding Designer Francesco Mencucci, che ha immediatamente ricevuto il pieno sostegno del sindaco Ciarapica.
“L’idea è nata due anni fa, quando una coppia di clienti mi chiese se fosse possibile sposarsi in spiaggia – spiega Francesco Mencucci. – Dopo aver mappato il territorio marchigiano ci siamo resi conto che i posti dove poter allestire qualcosa del genere erano pochi. Così ho chiesto all’Amministrazione la fattibilità di portare avanti questo progetto e di rendere Civitanova una località che offrisse la possibilità di fare matrimoni in spiaggia. Le location selezionate sono due: una nel lungomare Nord e una in quello Sud, una con i sassi e una con la sabbia. Sono state scelte dal Comune dopo aver individuato dei punti di spiaggia libera dove era possibile istituire la casa Comunale”
Grazie a quest’iniziativa sarà possibile attirare coppie di sposi da tutti Italia e dall’estero e dare, inoltre, anche un ulteriore slancio al turismo, grazie alla sinergia tra commercio e turismo. “Dal mio punto di vista, si tratta di un’iniziativa molto importante – ha proseguito Mencucci, – perché il turismo legato ai matrimoni porta con sé tutta una serie di cose. Basta pensare che quando una persona si sposa in una località diversa da quella di residenza, solitamente pernotta in quel luogo almeno due o tre notti. Chiaramente, questo genera un ritorno economico di cui beneficia la città stessa“.
Infine, Francesco, forte della sua lunga esperienza nel settore, ha condiviso alcuni suggerimenti e consigli in merito all’allestimento ideale per un matrimonio in spiaggia: “Avere una cura particolare delle scelte, senza arrivare ad avere degli allestimenti eccessivi o delle sovrastrutture inutili che renderebbero questo scenario uguale a qualsiasi altro nel mondo facendogli perdere la sua peculiarità”.

Author: Angelica Mancini
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