Cinema e coscienza civile all’Università di Macerata: proiettato il film sul caso Cucchi

di Caterina Palmucci

Presente anche il regista di “Sulla mia pelle”, Alessio Cremonini

Una serata di forte impatto emotivo e culturale si è svolta martedì 8 aprile presso l’Università di Macerata, con la proiezione del film “Sulla mia pelle”, diretto da Alessio Cremonini e dedicato alla vicenda di Stefano Cucchi. L’iniziativa ha fatto parte del cartellone di “Variazioni– biblioteche in musica, parole, immagini, una rassegna di eventi culturali promossa dal Sistema Bibliotecario di Ateneo e curata, per l’occasione, dalla dottoressa Sara Morici.

A introdurre la serata è stata Simona Antolini, Delegata del Rettore per i servizi bibliotecari ed editoriali, che ha evidenziato l’importanza del coinvolgimento studentesco nella realizzazione dell’iniziativa: “È un evento che nasce in collaborazione con il Consiglio degli Studenti, a partire da una loro richiesta che abbiamo accolto con grande gioia. “Variazioni rientra in una politica più ampia di iniziative che coinvolgono le biblioteche universitarie, considerate vere e proprie infrastrutture di ricerca e spazi di formazione del pensiero critico”.

Ha partecipato all’incontro anche il regista Alessio Cremonini, collegato da remoto, in dialogo con Anton Giulio Mancino, docente di cinema e critico cinematografico, che ha introdotto la proiezione sottolineando la forza espressiva dell’opera: “È un film che agisce sui fatti, rappresenta il caso Cucchi stesso”.

Nel corso del dialogo, Cremonini ha ripercorso la genesi e l’accoglienza del film, soffermandosi sul valore civile del progetto: “Il film ha avuto una grande accoglienza perché interpella tutti, dal momento che gli spettatori sono al tempo stesso cittadini. Il mio intento era che quest’opera potesse contribuire alla formazione di un’opinione pubblica consapevole, affrontando il caso Cucchi al di là della sola dimensione processuale. Il cinema, almeno in questo caso, rappresenta il mezzo più efficace per raccontare una via crucis come quella vissuta da Stefano Cucchi, grazie al suo linguaggio, in grado di parlare direttamente al pubblico”.

Distribuito su Netflix, Sulla mia pelle ha raggiunto un pubblico vastissimo, divenendo oggetto di discussione e approfondimento in scuole e università di tutta Italia. Anche a Macerata la partecipazione è stata significativa, con una nutrita presenza studentesca in sala.

Una proiezione che si inserisce dunque in un contesto più ampio di sensibilizzazione civile e sociale, con l’obiettivo di stimolare una riflessione critica attraverso la potenza comunicativa del cinema.

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