Cimitero delle Tavernelle: 50 salme rischiano di finire nell’ossario comune

Nessuno ha reclamato i resti mortali delle 50 riesumazioni, ma c’è chi sostiene che il Comune di Ancona non abbia fatto abbastanza informazione in merito

Sono una cinquantina le cassette contenenti i resti mortali di altrettante persone conservate nella camera mortuaria del cimitero di Tavernelle, riesumate nelle scorse settimane dal personale di Anconambiente in base all’ordinanza sindacale n 90 del 17 Settembre  del 2018. Nessuno ha rivendicato questi resti mortali anche per il fatto che il comune di Ancona, fatta eccezione per alcuni manifesti, non si è preoccupato di avvisare i parenti della riesumazione. In totale sono state rimosse dal terreno 280 salme, di queste un buon 30% è finito in un altro campo a causa della mancata mineralizzazione. Il caso dei resti mortali senza parenti è esploso nei giorni scorsi quando un cittadino anconetano, Renzo Burattini, è andato proprio al cimitero delle Tavernelle e non ha più trovato la tomba della madre riesumata a sua insaputa per poi rintracciare i resti mortali proprio in una cassetta conservata alla camera mortuaria delle Tavernelle. In teoria queste cassette rimaranno in camera mortuaria per un periodo di 6 mesi, poi la legge prevede che vengano svuotate nell’ossario comune. Tra i resti mortali figurano anche persone decedute da una decina di anni i cui parenti si trovano fuori regione e solo in determinati periodi dell’anno fanno visita al cimitero. Ma i problemi, sempre al cimitero delle Tavernelle, non finiscono qui per il semplice fatto che i 150 loculi che dovevano essere pronti per gennaio di quest’anno non saranno disponibili fino a novembre. Di questi 150 posti, quasi 80 sono già prenotati, ma quello che colpisce di più è il fatto che molte salme negli ultimi mesi a causa della mancanza di posti vengono tumulate in loculi denominati provvisori in attesa della fine dei lavori. Una pagina dolorosa per i parenti chiamati poi ad assistere ad una seconda sepoltura. E pensare che, alla serie 26, ci sono 2800 loculi occupati da oltre 40 anni i cui resti mortali per buona parte avranno ultimato il processo di mineralizzazione. Loculi che, scaduta la concessione già da tempo, sarebbero dovuti essere liberi per accogliere nuovi defunti.

Giada Berdini
Author: Giada Berdini

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