“Le iscritte sono un numero elevato e si laureano per prime, ma poi faticano a trovare lavoro”, assicura Laura Chiarantini, delegata alle Pari opportunità dell’Università di Urbino Carlo Bo.
Un nuovo progetto, il primo tra gli atenei italiani, che guarda al mondo delle donne. L’Università ducale ha ideato e presentato nell’Aula Magna del Rettorato “Ciclo Sostenibile”, con una particolare attenzione alla Nursery Room, uno spazio riservato e di maggiore intimità alle donne in fase di allattamento. “E’ già stata usata, è una struttura accogliente per le neo mamme. Nasce da un’esigenza delle studentesse”, ha spiegato Elena Viganò, prorettrice alla Sostenibilità e Valorizzazione delle Differenze.
Un percorso contro le discriminazioni e per valorizzare le differenze nell’ottica della sostenibilità ambientale ed economica. Saranno distribuiti dispositivi mestruali usa e getta alle studentesse dell’Ateneo, al prezzo agevolato di 5 euro. “Nasce dalla richiesta dei ragazzi e delle ragazze un anno e mezzo fa e da lì ci abbiamo lavorato. L’obiettivo è ridurre i costi e contribuire alla riduzione dell’impatto ambientale”, ha aggiunto la prorettrice.
Giustizia sociale, riflessione e azione. Pari opportunità, prevenzione e benessere delle tante studentesse in primo piano. “L’Università di Urbino è sempre molto attiva nel contrastare le discriminazioni. Siamo secondi in Italia per le carriere Alias per gli studenti che effettuano la transizione di genere, ai quali offriamo delle facilitazioni. Sono bei segnali”, riprende e termina la professoressa Chiarantini.