Il 19enne neopatentato verrà sentito nelle prossime ore. Ieri, dopo l’investimento, era era in stato di choc
La Procura di Ancona ha disposto il sequestro del cellulare del 19enne neopatentato, della provincia di Pesaro, che ieri ha investito con l’automobile una coppia di ciclisti a Senigallia poi morti sul colpo (LEGGI L’ARTICOLO). Il telefonino verrà fatto analizzare.
Le salme delle due vittime, Marco Torcianti, 47 anni e la moglie Sara Ragni, 36 anni, entrambi residenti a Polverigi, sono state restituite ai familiari perché il pubblico ministero di turno, Andrea Laurino, non ha disposto nessuna autopsia. Le cause della morte sono chiare.
La coppia di ciclisti, corridori amatoriali del Team Cingolani, pedalavano a bordo strada sulla statale Adriatica 16, in direzione sud. All’altezza di Marzocca, in zona Ciarnin, davanti al distributore di metano, sono stati travolti da una Mazda (e non una Opel come in precedenza emerso) che procedeva verso nord, guidata dal 19enne che ha invaso la loro corsia di marcia uccidendoli.
Il pm ha chiesto alla polizia stradale, delegata per le indagini, di sentire la passeggera che era a bordo della Mazda. Servirà a capire la causa dell’invasione di corsia. Ci sono altri testimoni che sono stati sentiti ieri nell’immediatezza del fatto. Sotto sequestro anche le due biciclette e la vettura che le ha travolte.
In mattinata, ricevuti gli atti dalla polizia stradale di Ancona, la Procura aprirà un fascicolo per omicidio stradale plurimo nei confronti del 19enne. Il ragazzo verrà sentito nelle prossime ore. Ieri, dopo l’investimento, era era in stato di choc.