Ciclismo in lutto, muore Mario Marinelli

In tanti piangono un uomo forte che ha fatto la storia ciclistica recanatese

di Umberto Martinelli

GLI È MANCATA L’IMPRESA del traguardo degli ottanta anni, che avrebbe compiuto nel prossimo ottobre.

CE L’HA MESSA TUTTA per raggiungerlo, battagliando e reagendo alla sua maniera. Mario Marinelli non è più tra noi.

SE NE È DOVUTO ANDARE dopo sofferti mesi di ricoveri e interventi, ma non senza aver preso parte alla vernice della sua doppia grande famiglia leopardiana giallorossa: l’A.C. Recanati – S.C. Recanati – Marinelli Cantarini.

L’ULTIMA FOTO UFFICIALE che ci rimane è proprio quella della passerella con tutti i suoi ragazzi.

L’AMATISSIMA E FORTE PERSONALITÀ del ciclismo recanatese e marchigiano è scomparsa a Villa dei Pini, lasciando la moglie Maria Luisa ed i figli Valentino, Gabriella, Daniela. Camera ardente allestita nell’ospedale cittadino.

FUNERALI: officiati mercoledì 30 maggio, alle 15, nella chiesa della Parrocchia del Cristo Redentore, a Recanati.

MARIO: INSTANCABILE PROMOTORE, generoso ed apprezzato, modesto ed alacre, serio ed affidabile, profeta in patria e fuori.

UN ESEMPIO.

ESPLICITI I RICONOSCIMENTI ottenuti (all’impegno creativo ed alla carriera): dal Premio Ruote e Cultura alla Stella della Federciclismo.

APERTO, SOLARE, DISPONIBILE e pronto al sorriso, deve essergli mancata l’impresa con cui sarebbe entrato nel club degli ottuagenari del pedale.

SE N’È ANDATO ALLA GRANDE, peraltro: nel cuore di una stagione densa di risultati, che ha ‘vestito’ di nuovo il prestigioso team recanatese con la maglia di campione marchigiano allievi.

NEL SUO NOME, il grande impegno nella direzione della formazione attraverso lo sport prosegue.

SABATO 2 GIUGNO verrà allestito un altro classico meeting dell’A.C. Recanati: quello di Chiarino (12^ edizione) riservato ad allievi ed esordienti: non è stato cancellato proprio per rendere onore al suo padre cofondatore.

NEL SUO NOME si disputerà la classicissima nazionale per allievi, la Sarnano-Recanati, ‘Leopardiana’ dell’ultima domenica di settembre.

LUNGHISSIMA LA STORIA ciclistica di Mario.

COMINCIA CON IL METTERE IN SELLA il fratello Paolo per poi fare coppia promozionale ed organizzatrice con lui per oltre mezzo secolo.

NE SCATURIRANNO, tra l’altro, una famiglia ed un clan straordinariamente votati allo sport del pedale: atleta e giacca blu il figlio Valentino, giudice di gara la figlia Daniela.
Vicepresidente della Federciclismo regionale il nipote Andrea.

INNUMEREVOLI I MESSAGGI di cordoglio, stima ed affetto.

In primis quelli di Fabio Corvatta (presidente A.C. Recanati), Lino Secchi (presidente FCI Marche), Carlo Pasqualini (presidente FCI Macerata).

SENTONO IL VUOTO: amici, compagni di cordata e di passione (per tutti, l’artista Libero Antonangeli).

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