La mamma di Pamela interviene dopo la sentenza
“Più serena, si ma ora bisogna fare un altro passo avanti e andare a trovare i complici di Oseghale che sino ad ora non sono stati adeguatamente cercati: ci sono altri mostri da prendere”. Dopo l’urlo liberatorio in aula questa la dichiarazione di Alessandra Verni, la mamma di Pamela, la ragazza violentata, uccisa e fatta a pezzi da Oseghale a Macerata nel 2018. Ieri la corte d’assise d’appello di Perugia ha confermato l’ergastolo per il nigeriano che invece sperava in un consistente sconto di pena che ci sarebbe stato qualora la corte avesse ritenuto non provata la violenza sessuale. Ed invece le testimonianze dei due uomini che ebbero rapporti con la povera ragazza schiava dell’eroina devono essere state sufficienti per convincere la corte che ha deciso in pochissimo tempo. Ma per la verità la soddisfazione della famiglia e degli amici di Pamela potrebbe essere gelata. La difesa del nigeriano gli avvocati Simone Matraxia e Umberto Gramenzi, ha espresso perplessità. Le risultanze processuali non erano queste hanno detto, attendiamo le motivazioni e valuteremo se fare di nuovo ricorsi in cassazione. Insomma il processo infinito potrebbe non essere terminato.
