Chiara Francini fa sold out a San Benedetto

L’autrice ha presentato il libro “Forte e Chiara” alla Palazzina Azzurra

Un sold out da record quello di Chiara Francini presso la Palazzina Azzurra, a San Benedetto del Tronto per la rassegna letteraria la Risacca dei Ricordi, festival del memoir San Benedetto del Tronto, con la direzione artistica di Andrea Vianello coordinato da Mimmo Minuto presidente dell’associazione i luoghi della scrittura.

Dopo i quattro romanzi che hanno avuto un notevole riscontro sia del pubblico che della critica, arriva la sua autobiografia… esattamente “COME LEI” in tutti i sensi anche nel titolo Forte e Chiara, l’Autobiografia edita da Rizzoli, che ha sorpreso la stessa autrice del successo immediato che sta avendo, rimanendo in cima alle classifiche per due mesi dalla prima uscita.

Una professionista di pregiato livello, con un’importante struttura e preparazione che l’ha portata sulla cresta dell’onda in diverse, “specialità”; esperienze lavorative che l’hanno vista protagonista di film e fiction con i più importanti registi attuali, Alessandro Genovesi, Fausto Brizzi, Enrico Vanzina, Paolo Ruffini e molti altri; per il prossimo inverno tornerà al cinema con Leonardo Pieraccioni con il film “pare parecchio Parigi” nelle sale per gennaio prossimo. Per non parlare soprattutto della sua passione per il teatro e successi in tv, è stata chiamata dal direttore artistico e presentatore di Sanremo Amadeus, nell’edizione appena trascorsa per una serata come ospite e anche lì ancora parlano tutti, uomini e donne del suo famoso monologo sulla maternità che ha fatto milioni di visualizzazioni anche dopo sul web.

Toscana verace di origine fiorentina anche se il padre “Gianca” come lo chiama lei, nella biografia è di Roma, lei alla domanda di dove è originaria orgogliosamente risponde: “io sono, di provincia! Campi Bisenzio per l’esattezza”. Ha conquistato tutta la platea da subito, con la sua presenza elegante e il suo carisma, catturando l’attenzione con il suo sorriso e le sue celeri battute anche in duetto con il sindaco Antonio Spazzafumo nel mentre degli onori di casa e si aprivano i lavori di presentazione del suo ultimo lavoro, nella città delle palme, per questo ultimo incontro estivo del festival. Dirompe subito raccontando la sua vita in questo libro, “dove gioca a fare l’amicizia”, esattamente come quando da bambina voleva comunicare a tutti i costi e fare amicizia con se stessa perché poteva giocare sola, mentre cresceva con i nonni e davanti allo specchio con i bordi arancioni e fare amicizia con una bimba arguta, furba e bellissima che rispettava le regole della tonda nonna detta “Orlanda la furiosa” e aspettando l’affetto dei genitori dopo un’intera giornata di lavoro (e doppio lavoro) che superava anche le 8 ore, perché quelli erano gli anni del sacrificio… no degli aperitivi.
Le regole che oggi sembrano essere del tutto svanite in famiglia e il rispetto nei luoghi dell’istruzione; la società che ha preso una direzione opposta e contraria alle buone e rispettose abitudini di un tempo che ormai non c’è più; ma che Chiara rispolvera sapientemente e con empatica generosità facendoci capire l’importanza della famiglia e delle emozioni che ne derivano, che ci permettono di essere quello che siamo “ quello che abbiamo mangiato ci fa…” da dove veniamo, chi e cosa ci ha nutrito determina la maggior parte del nostro percorso, fino a quando non si inciampa e si rimane incastrati nel caos odierno, dove non c’è nemmeno più posto per un bambino mai nato ma che viene desiderato dalla voglia di essere madre e allo stesso tempo respinto, dalla paura di non poter essere madre, alla fine ci si parla e abituati a gestire e controllare tutto ci si ragiona come se fosse già nato e nel mentre la biologia ti fa medio con il dito e quel bimbo non arriva, ora che “puoi” essere madre dopo i 40 anni.

La complessità della vita è un paradigma che si riversa in tutto amore, lavoro, società, mancini, sinistri e poveri paghi, anche qui in una sera a Carta bianca la famosa trasmissione di Rai Tre, Chiara è riuscita a far sussultare tutti con una semplice descrizione. La verità paga. Alla fine. Lei ha il coraggio di dire tutto ma proprio tutto. Non si risparmia e ci regala fra battute, lettere dei suoi cari e amici che la raccontano, una vita carica di impreparazione alla felicità, perché è la regola numero uno che le ha insegnato la mamma, così quando sei sempre preparata al peggio sarai di certo impreparata alla felicità… La complessità del mondo del lavoro per una donna, la bellezza di lasciarsi andare alla follia per l’amore alla vita e per sé stesse, in questa presentazione ritroviamo un manuale di ricerca per donne coraggiose che vogliono dire la verità, senza doversi giustificare dinanzi ad una mancata maternità, o mancato marito, né al mondo né ai propri sensi di colpa e anche se fosse, trovare il percorso per perdonarsi e darsi opportunità senza stereotipi di alcun genere e soprattutto senza giudizio.

Per chi ha preso la corriera per andare la mattina prestissimo a liceo con il Rocci, il vocabolario di greco in mano, il più pesante del mondo (che pesa tanto quanto un bebè), la spensieratezza e l’affamata voglia di sapere raggiungere gli obiettivi della vita e districarsi i nodi dei capelli tanto quanto gli sguardi delle compagne di classe ricche, mentre ti guardano e ti fanno sentire inappropriata perché gli abiti che indossi destano fastidio; per chi vedeva alla tv non è la Rai e si traduceva una versione di latino o greco, per chi ha preso a morsi la vita, per chi è cresciuta pensando che fosse completamente sbagliata per questo strano mondo al contrario invece ha affrontato tutto compreso i dubbi con un gran bel sorriso, e con un tutti giù la maschera, io vivo lo stesso, ciò che conta è la felicità e condividerla. I sogni di Chiara e il racconto della sua vita dall’infanzia alla sua adultità ci aiutano di certo a comprendere come la vita vada presa con estrema autenticità e totale dedizione ad essere persone autentiche e attente, vere quelle che non si dicono bugie, quelle che quando le guardi negli occhi, questi gli brillano esattamente come le lucine di Natale e ti rispondono con un gran sorriso. E i suoi occhi brillavano tantissimo. Non ci rimane che aspettare il suo monologo Forte e Chiara. In tour a Pesaro il prossimo Ottobre.

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