PRIMA CATEGORIA – L’allenatore subentrato a inizio ritorno: “La svolta? Il pareggio al 90′ con il Camerino, la squadra mi ha seguito”
Con il successo di sabato scorso in casa contro la Folgore Castelraimondo, il Montecosaro ha raggiunto la matematica salvezza con una giornata d’anticipo. A rivivere il percorso che ha portato ad ottenere il mantenimento della categoria per il secondo anno di fila c’è l’allenatore Angelo Cetera: ” L’obiettivo a inizio anno era la salvezza e averla agguantata con novanta minuti di anticipo è motivo di grande soddisfazione sia per i ragazzi che per la società. Rispetto allo scorso anno, dove la salvezza è arrivata attraverso i play-out quest’anno con qualche ritocco, la squadra ha fatto un campionato decisamente al di sopra delle aspettative“. Dopo una prima parte di stagione positiva, i nero-verdi hanno subito una piccola involuzione a inizio girone di ritorno che hanno indotto la società del presidente Augusto Scipioni a dare la cosiddetta scossa all’ambiente chiamando Cetera al posto di mister Perini.
“La squadra ha risposto presente rispecchiando in maniera coerente un po’ i propri valori. Sinceramente non credo che si potesse fare qualcosa in più perché comunque dopo quindici minuti della mia prima partita abbiamo perso il nostro capitano Claudio Marziali e non lo abbiamo avuto più per tutta la stagione. Nonostante l’infortunio è sempre venuto al campo e ci ha fatto sentire la sua vicinanza, ma chiaramente è un giocatore importante che ci è mancato in campo. Io ho trovato una squadra che fondamentalmente dopo due sconfitte consecutive stava attraversando un momento di sbandamento. Il lavoro principale è stato quello di resettare perché comunque la squadra nel girone di andata aveva fatto un campionato strepitoso. Poi nel girone di ritorno all’inizio le cose non sono andate uguale e lì è iniziata a subentrare un po’ di paura. Spesso in questi casi a pagare è l’allenatore e la società ha deciso di dare la scossa che poi con me non c’è stata subito perché nelle prime tre partite abbiamo subito tre sconfitte. Dopo questa serie bisogna dare merito ai ragazzi che mi hanno sempre seguito e poi la partita con il Camerino in casa è stata la svolta perché abbiamo pareggiato al novantesimo e da lì in poi abbiamo fatto tre vittorie e un pareggio. Merito dietro anche a tutto lo staff e al vice-allenatore che mi ha dato una mano e hanno creduto sempre fortemente nel lavoro che stavamo facendo”.
Dopo l’esperienza dello scorso anno in Promozione al Monturano Campiglione, conclusasi anticipatamente per scelta personale, Il tecnico classe 1980 spiega i motivi che lo hanno convinto ad accettare la proposta del Montecosaro: “Uno dei motivi è l’amore sconfinato per questo sport, perché chi vive di calcio vive di emozioni sia durante la settimana nello spogliatoio sia in partita la Domenica. Nonostante l’ottimo lavoro svolto lo scorso anno a Monturano, quest’estate non sono arrivate chiamate. Ci sono state delle proposte prima di Montecosaro, ma poi non si è concluso niente. Io ho questa etichetta, spesso di essere troppo buono. Lo scorso anno a Monturano, nonostante stavamo facendo bene, mi sono reso conto che la squadra non mi seguiva più, forse perché si era rotto qualcosa di quella alchimia nello spogliatoio e quindi ho deciso di fare un passo indietro. Quest’anno invece, paradossalmente è successo l’inverso perché più la squadra andava male e più si attaccava a me e questa è una grande soddisfazione. La scelta di Montecosaro è soprattutto un atto di amore”.
Sabato l’ultima giornata propone sul calendario del Montecosaro il sentitissimo derby contro la Vigor: “Le motivazioni faranno la differenza e questo è il bello di questo sport perché è una partita dove non peserà tra virgolette l’aspetto tecnico, ma quello dei valori, come l’orgoglio di rappresentare una maglia e una società e regalare una soddisfazione a tutte le persone che ci hanno sempre seguito e ci sono state vicine. Da parte nostra ci andiamo con la tranquillità di non dover guardare gli altri risultati. Sarà una partita bella e vera e c’è la metteremo tutta per onorare al meglio questa maglia e questa società. Da quello che mi hanno detto, il derby non è andato tante volte a favore del Montecosaro e quindi cercheremo di sfatare questo tabù e di raggiungere quota quaranta punti in classifica, che è un po’ l’obiettivo che ci siamo posti con i ragazzi”. Infine, per chiudere, uno sguardo al futuro: ” Con la società ci siamo dati appuntamento a dopo l’ultima partita. Io mi sono trovato benissimo qui a Montecosaro, sia con i ragazzi che con la società e tutto l’ambiente che ci sono stati sempre vicino e ci hanno permesso di lavorare in serenità anche dopo le tre sconfitte consecutive. È un modo di vedere il calcio che poi ci ha portato a raggiungere l’obiettivo prefissato”.