Il rammarico di mister Passarini dopo i ko di Badiali e Selita in Tolentino-Civitanovese. Alfonsi: “Dovremo alzare l’asticella”
Nel post gara dell’allenamento congiunto tra Tolentino e Civitanovese, terminato con un pareggio pirotecnico per 3 a 3, abbiamo ascoltato le voci dei due tecnici. Da una parte l’allenatore della Civitanovese, Sante Alfonsi, analizza positivamente a metà la prova della sua squadra: “Abbiamo fatto un altro test facendo altri esperimenti. Non eravamo felici la settimana scorsa e anche stavolta abbiamo commesso troppi errori. Non sono contentissimo della prestazione, a prescindere dal risultato che ci può stare. Dobbiamo lavorare perché ci aspetta un campionato molto difficile e quindi dobbiamo alzare subito l’asticella. Domenica abbiamo una partita in Coppa importante dove non vogliamo sbagliare. Voglio vedere un atteggiamento diverso da quello di oggi. Siamo arrivati un po’ stanchi perché abbiamo lavorato tantissimo in questo pre-campionato e ci può stare, però la testa deve essere diversa. Siamo un bel gruppo perché anche chi ha giocato non sono seconde linee, perché sono tutti ragazzi su cui puntiamo e che vogliamo fare crescere. Non ci sono titolari in tribuna e in panchina. Stiamo facendo delle prove. Chi merita gioca e vedere chi è pronto fisicamente e mentalmente per la battaglia di domenica. La Fermana? Non so cosa sta succedendo. So che verranno domenica e a prescindere da chi verrà dobbiamo pensare a noi e fare la nostra partita perché sappiamo che i tifosi ci tengono, quindi vogliamo fare bella figura”.
Sull’altra sponda soddisfatto anche l’allenatore del Tolentino Paolo Passarini, che si sofferma anche sugli infortuni di Badiali e Selita: “Mi preoccupano gli infortuni perché siamo in fase di preparazione e quindi vuol dire perdere qualche allenamento che hanno fatto. Fermare un giocatore due-tre settimane – bisognerà vedere l’entità – significa perdere gli allenamenti che hanno fatto fino ad ora dal punto di vista fisico. Queste partite, credo, servono a provare tutti i ragazzi e a cercare di cambiare modulo, trovare una soluzione e alternative dando minutaggio a tutti. L’obiettivo è creare un’identità. Il percorso è tracciato. I ragazzi si stanno impegnando molto per arrivare a un buon livello. Stiamo cercando di dare un’identità forte e direi che siamo sulla strada giusta”.